Secondo il dizionario dei nostri giorni, le «buone azioni» non sono più i nobili gesti dell’anima, bensì le azioni che vengono quotate bene in Borsa, e la Borsa è lo scenario dove accadono «le crisi dei valori».
Il «mercato» non è più quel bel posto del quartiere dove si comprano la frutta e la verdura.
Adesso si chiama «Mercato» un temibile signore senza volto, che dice di essere eterno e ci tiene d’occhio e ci castiga.
I suoi interpreti annunciano: «Il Mercato, è nervoso», e avvisano: «Non bisogna irritare il Mercato».
La «comunità internazionale» è il nome dei grandi banchieri e dei capi guerrieri.
I loro «piani di aiuto» vendono salvagente di piombo ai Paesi che loro annegano e le loro «missioni di pace» pacificano i morti.
Negli Stati Uniti, il ministro degli Attacchi si chiama «Segreteria della Difesa», e si chiamano «bombardamenti umanitari » i loro diluvi di missili contro il mondo.
Su una parete, scritto da qualcuno, scritto da tutti, leggo:«A me fa male la voce».
(Ladri di parole, Le labbra del tempo – Eduardo Galeano –Ed. Sperling & Kupfer)
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