Forse a Toro Seduto la vittoria al Little Bighorn, come tutte le battaglie in cui scorre del sangue, non è servita a molto … ma una gran bella soddisfazione stendere al sole ad asciugare lo scalpo del nemico.
Sì, ci sono dei momenti in cui … ma l’euforia, come la rabbia, mi passa in fretta.
Forse la distanza dall’Italia aumenta e distorce la mia percezione degli eventi, quando torno in patria ho sempre l’impressione che le mie preoccupazioni siano eccessive rispetto a quelle delle persone che conosco. Ma, visti da lontano, gli eventi politici italiani mi sembrano, se non trasparenti, tragicamente chiari.
Due forze partitiche dominanti (non in base al consenso ricevuto – in quanto dichiaratamente alternative al momento del voto) che operano solo col e nel consenso di quello che dovrebbe essere, invece, il garante della Costituzione e dei cittadini, e non del governo: il Presidente della Repubblica. Due forze partitiche la cui opera è indirizzata solo all’autoconservazione dell’attuale forma di democrazia (già alquanto discutibile ed in fase di smantellamento avanzato) e questo a dispetto della Democrazia, della Giustizia ma soprattutto della dignità dei cittadini sancita da una (inapplicata) Costituzione.
La Berlusconi’s Story mi ha sfinito da tanto tempo.
Non ho mai creduto che Berlusconi rappresentasse solo se stesso — Berlusconi è un prodotto della società italiana — e neppure che fosse il solo creatore dello scempio in cui giace la politica italiana.
In fondo non è altro che un Generale megalomane che cerca l’applauso dello, stupidamente credente, pubblico pagante. Dietro alle cui spalle si nascondono gli interessi economici di tanti piccoli uomini che potremmo chiamare, più prosaicamente, profittatori.
Inutile mettere in discussione “le sue opere”: ci sono coloro che le criticano come coloro che le applaudono. Non credo neppure che si possa dire “ai posteri l’ardua sentenza”. La ragnatela che ha costruito e gli hanno costruito attorno non è ancora crollata del tutto e non credo sia “definitivamente escluso dalla politica”.
Le doti morali di quest’uomo equivalgono alla quantità dei capelli del suo scalpo… ma vuoi mettere la soddisfazione di stendere al sole ad asciugare lo scalpo, anche se misero, di un nemico (politico)?
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