Wang Jinxiang, madre dell’attivista per i diritti civili Chen_Guangcheng, piange mentre parla di suo figlio nella sua casa nel villaggio di Dongshigu nella provincia di Shandong, situato 600 km a sudest di Pechino, il 9 giugno 2012. Chen aveva denunciato i metodi violenti del regime cinese nel costringere ad aborti forzati le donne che violavano la legge del figlio unico. Wang ha descritto ai giornalisti della Reuters i dettagli della detenzione di suo figlio e le rappresaglie delle autorità contro la loro famiglia dopo la fuga di Chen Guangcheng negli Stati Uniti, dove ora vive con la moglie e due figli.
Fonte immagine: The Atlantic