Una macchia di greggio si è liberata nel Golfo di Thailandia. Fuoriusciti 50mila litri, raggiunta la paradisiaca isola di Koh Samet
BANGKOK (Asiablog) – Questi sono giorni neri per la Thailandia: il “Paese dei Sorrisi” rischia di trovarsi di fronte a un gigantesco disastro ecologico dopo che sabato scorso una chiazza di 50mila litri di petrolio è fuoriuscita da un oleodotto e si è dispersa in mare, nel Golfo del Siam. La perdita sarebbe avvenuta durante il trasferimento del greggio da una petroliera ad un oleodotto della PTT Global Chemical Public Company (PTTGC), al largo della costa della provincia di Rayong, nel sudest del Paese. Il governo di Bangkok ha inviato 10 navi e 500 soldati della Marina militare thailandese ma una parte del petrolio, una chiazza di 5mila litri, si è diretto verso la paradisiaca isola di Koh Samet, una delle principali mete turistiche thailandesi. Le autorità stanno lavorando per limitare i danni, ma le l’organizzazione non governativa Greenpeace teme che l’entità di greggio disperso sia molto maggiore di quello dichiarato.
SALVATE KOH SAMET. Intanto Koh Samet, 220 chilometri a sudest di Bangkok e a circa 3 chilometri dalla costa di Rayong, è stata dichiarata zona disastrata. L’isola è una meta molto popolare sia per i residenti della capitale che per i turisti stranieri, e attrae circa un milione di visitatori l’anno, soprattutto nei fine settimana. Ma ora le sue 14 spiagge di sabbia bianca rischiano di essere deturpate dalle ondate di petrolio che lambiscono la riva. Secondo Sumet Saithong, direttore del Parco nazionale che comprende anche l’isola di Samet, per ripulire Ao Phrao, la spiaggia più colpita dall’olio nero, ci vorranno circa 15 giorni. “Abbiamo chiuso Ao Phrao ai turisti in modo di permettere alle autorità di ripulire l’acqua e la spiaggia,” ha dichiarato Chuchart Oncharoen, direttore delll’Autorità del Turismo della Thailandia (TAT). “Ao Phrao si trova sulla costa occidentale di Samet, ma la maggior parte degli hotel e resort dell’isola sono nella parte orientale, che non è stata colpita dalla fuoriuscita,” ha aggiunto Chuchart.
DANNI ECONOMICI E AMBIENTALI. Ad ogni modo, molti turisti stanno lasciando l’isola e si teme che la chiazza possa raggiungere la costa. “La fuoriuscita di greggio sta sicuramente avendo un impatto sull’ambiente, ma non abbiamo ancora accertato eventuali decessi di animali marini,” ha dichiarato il governatore della provincia di Rayong, Wichit Chatphaisit. Secondo Srisuwan Janya, presidente della ong Stop Global Warming Association, anche una volta passata l’emergenza “i danni maggiori saranno quelli causati ai coralli e alla catena alimentare dei pesci.” Si tratta di un danno ambientale enorme che rischia di compromettere l’industria turistica e della pesca della costa sudorientale del cosiddetto Paese dei Sorrisi.
Fonte immagini: @Pacharapapon, @Yui_Project, CNN