Sadao, in thai: สะเดา, un albero comune lungo le strade thailandesi.
Io vado pazzo per i teneri germogli della pianta del sadao sbollentati un attimo in acqua e accompagnati da salsa piccante dolciastra e riso.
Conosciuto come neem (nome scientifico: Azadirachta indica), è un albero della famiglia del mogano e originario del sudest asiatico.
In India, dove è un albero sacro, è conosciuto col nome di “Nature’s Drugstore” o “Panacea per tutte le malattie“. I prodotti a base di Neem sono usati da più di due millenni. In Africa Orientale è conosciuto come “Muarubaini” (Swahili), che significa “Albero dei 40”, perché usato per curare 40 diverse malattie.
Il Neem può essere antielmintico, antidiabetico, antibatterico, antivirale, spermicida, anticoncezionale e sedativo.
Come dire: in Thailandia le strade sono fiancheggiate da farmacie… o comunque al mercato, in stagione, lo trovate comunemente.
Tutte le parti della pianta si dice abbiano proprietà medicinali (semi, foglie, fiori e corteccia) e sono utilizzati per la preparazione di vari preparati medici. L’olio di Neem è utilizzato per la preparazione di prodotti cosmetici (sapone, shampoo, balsami e creme), per la cura della pelle, come il trattamento di acne ed il mantenimento dell’elasticità della pelle.
L’olio di Neem è anche un efficace repellente per zanzare. I derivati del Neem possono neutralizzare quasi 500 parassiti tra cui insetti, acari e zecche influenzando il loro comportamento e fisiologia, Neem non uccidere i parassiti, li respinge e influisce sul loro sviluppo.
I prodotti del Neem non sono tossici per gli animali superiori e gli insetti utili e quindi adatti per il controllo dei parassiti in agricoltura e nelle zone rurali in genere.
Non sono in grado di giudicare la validità delle affermazioni circa le svariate proprietà del Neem, e credo siano da tenere in considerazione le argomentazioni che si fanno circa l’omeopatia in generale. Ci sono seguaci amorevoli, critici dubbiosi ed accesi negazionisti … a me piace mangiarlo e di certo, appena i germogli spuntano sulle bancarelle del mercato, li raccolgo golosamente.
(tutte le foto tiziano matteucci)
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