Digiuno senza pace: continua l’insurrezione nel sud del paese
BANGKOK (Asiablog) – Il Ramadan in Thailandia inizia oggi, Mercoledì 10 luglio. Il Mese del Ramadan (in arabo: رمضان) è il nono e più sacro mese del calendario musulmano. Uno dei cinque pilastri dell’Islam impone ai fedeli di astenersi da cibo, acqua, fumo e rapporti sessuali dall’alba al tramonto per l’intero mese. Quest’anno i 30 giorni di digiuno proseguiranno fino a Venerdì 9 agosto 2013.
THAILANDESI CONTROVOGLIA – Nel Regno della Thailandia, paese a maggioranza buddhista, la minoranza musulmana conta dai 5 ai 7 milioni di fedeli, in larga parte appartenti alla setta sunnita. I seguaci dell’Islam sono presenti in ogni angolo del paese ma costituiscono la maggioranza nell’estremo sud del paese, che comprende parte della provincia di Songkhla e la totalità delle quattro province di Yala, Pattani, Narathiwat e Satun. L’area, che per quattro secoli era stata parte del Sultanato di Pattani, venne annessa definitivamente a Bangkok con il Trattato Anglo-Siamese del 1909. Ad ogni modo, la popolazione locale, di lingua ed etnia malese, non accettò mai di buon grado l’autorità del Siam, il paese che nel 1939 prese il nome di Regno della Thailandia. Nel corso degli anni, il malessere della popolazione locale contro Bangkok è esploso in modo violento ed è partita un’insurrezione armata.
INSURREZIONE – Oggi, l’Insurrezione della Thailandia del sud è tra le più sanguinose al mondo. Secondo Deep South Watch, dal 2004 a oggi sono state uccise più di 5.700 persone. Solo nei primi sei mesi del 2013 si contano circa 800 attacchi e 240 vittime. L’ultimo episodio di violenza è avvenuto il 29 giugno, quando una bomba ha ucciso 8 soldati Yala. I ribelli avevano proposto una tregua per il Ramadan, ma le loro richieste sono state giudicate “inaccetabili” da Bangkok. Domenica scorsa nelle strade della provincia di Yala sono apparsi degli striscioni con su scritto: “i colonialisti siamesi sono crudeli, violenti, ingannatori, oltraggiosi.”