Questa rubrica è parte di un progetto volto alla creazione di un network di siti indipendenti d’informazione internazionale. Oltre a questo sito, il network è composto, per il momento, da East Journal, testata sull’Europa Orientale diretta da Matteo Zola, L’Antidiplomatico, sito di informazione internazionale diretto da Alessandro Bianchi, e BloGlobal, sito d’approfondimento e analisi geopolitiche diretto da Maria Serra. In un panorama giornalistico come quello italiano, ove gli esteri sono trattati poco e a volte anche superficialmente, questo progetto nasce per collegare e potenziare il lavoro di siti che, come Asiablog, credono ci sia bisogno di più informazione, migliore informazione, informazione indipendente e informazione democratica.
Con questa rubrica – NetWorld – proponiamo ai lettori gli articoli più interessanti pubblicati sui siti partner negli ultimi sette giorni. In questo primo appuntamento, il nostro viaggio parte dal sud della Thailandia, teatro di un ‘conflitto dimenticato’, dove all’alba di sabato 29 giugno i separatisti di etnia malese hanno realizzato un attacco contro un veicolo militare, uccidendo otto soldati. Dal sudest asiatico ci spostiamo poi nel cuore del più vasto dei continenti della Terra, con le elezioni andate in scena in Mongolia. Nel paese con la più rapida crescita economica al mondo, il presidente uscente Elbegdorj Tsakhia è stato rieletto con la maggioranza assoluta dei voti. Abbandonata la terra di Gengis Khan voliamo verso ovest e, pur rimanendo in Asia Centrale, arriviamo in un altro grande paese: il Kazakistan. La complicata situazione geopolitica del colosso eurasiatico è analizzata da Pietro Acquistapace, che definisce questo paese “un ponte a rischio di crollo”.
Abbandonate le steppe kazake scendiamo poi in uno dei paesi più martoriati del continente, l’Afghanistan. Lo facciamo con Alessandro Bianchi, che su L’Antidiplomatico propone un’analisi della strategia di disimpegno dell’amministrazione Obama e delle trattative con i Talebani, e con Vincenza Lofino, che su BloGlobal analizza il tema dei diritti delle donne in Afghanistan. Lasciamo il paese conosciuto coma la “Tomba degli Imperi” per dirigerci verso il Golfo Persico. Il 25 giugno, l’emiro del Qatar, Sheikh Hamad bin Khalifa al-Thani, ha abdicato dopo 18 anni al potere e 20 da principe ereditario. Su L’Antidiplomatico, Mara Carro racconta il nuovo Qatar.
Dalla penisola araba arriviamo ora alle porte dell’Europa: Turchia. Mentre l’attenzione mediatica si concentra su Istanbul, Emanuela Pergolizzi su East Journal propone un’analisi della situazione del processo di pace turco-curdo, che continua nonostante Gezi. Giunti nel Vecchio Continente, Matteo Zola racconta “la Taksim dimenticata” in Bulgaria, dove le proteste antigovernative vanno avanti da settimane ma sono perlopiù ignorate dai media mainstream. La piazza bulgara “passa inosservata sui media italici”, scrive Zola. “Essa è però un tassello di una protesta che, muovendo sempre da motivi peculiari e locali, assume un carattere continentale…”.
Dopo questo viaggio nelle notizie internazionali, che dalla penisola malese ci ha portato ai Balcani, chiudiamo con un ultimo grande salto: Stati Uniti d’America. Dalla prestigiosa Georgetown University, in quella che sembrerebbe essere una svolta storica, il presidente Barack Obama ha annunciato un nuovo piano nazionale contro i cambiamenti climatici. Questo primo appuntamento della nostra rubrica si chiude, dunque, con un pizzico di speranza.
Buona settimana e buona lettura a tutti/e voi, cari amici e care amiche.