Thailandia: bomba uccide 8 soldati a Yala

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Uomini della sicurezza ispezionano il luogo dell'attacco. Ban Tupa, Yala, Thailandia. Foto AFP.

Di Alessio Fratticcioli

BANGKOK  (Asiablog) – Otto militari sono rimasti uccisi in un attentato nel sud della Thailandia all’alba di sabato 29 giugno. Il veicolo militare sul quale viaggiavano nei pressi di Ban Tupa, nella provincia di Yala, è stato fatto saltare in aria con un ordigno nascosto sul ciglio della strada. Nell’esplosione sono rimasti feriti due militari e due civili. “Si è trattato di una bomba molto potente, che ha completamente distrutto il mezzo”, ha dichiarato il colonnello Pramote Promin.       

L’attentato non è stato rivendicato, ma le autorità thailandesi sospettano dell’attacco i gruppi separatisti contrari ai colloqui di pace in corso tra il governo e i ribelli del Barisan Revolusi Nasional (Brn). I responsabili, che vorrebbero la violenza per esprimere il loro disaccordo con la linea ‘moderata’ del Brn, hanno realizzato in passato attacchi simili nella zona. Venerdì un’altra bomba aveva ucciso un poliziotto e ferito due persone nel distretto di Na Thawi, nella provincia di Songkhla.

L’estremo sud dell’odierna Thailandia, che comprende parte della provincia di Songkhla e la totalità delle tre province di Yala, Pattani e Narathiwat, è un’area a maggioranza malese e musulmana. Venne annessa definitivamente a Bangkok con il Trattato Anglo-Siamese del 1909, ma la popolazione locale non accettò mai di buon grado l’autorità del Siam, il paese a maggioranza buddista che nel 1939 prese il nome di Regno della Thailandia. L’insurrezione nella Thailandia del sud è tra le più sanguinose al mondo. Secondo Deep South Watch, dal 2004 a oggi sono state uccise più di 5.700 persone. Solo nei primi sei mesi del 2013 si contano circa 800 attacchi e 240 vittime.

I ribelli, di etnia e lingua malese e religione musulmana, attaccano soprattutto i simboli del potere centrale: soldati, rangers, poliziotti, insegnanti, monaci buddhisti. Il loro obiettivo è ottenere una qualche forma di autonomia da Bangkok, se non una vera e propria separazione dal resto del paese. I colloqui di pace, che si stanno svolgendo a Kuala Lumpur, in Malesia, tra il governo di Bangkok e il Brn, non hanno ancora portato ai risultati sperati. Questa settimana il Brn aveva proposto una tregua per il Ramadan, che inizierà il 10 luglio. In cambio dell’arresto delle violenze, i ribelli avevano avanzato una serie di richieste – in primis il ritiro di tutte le truppe militari e paramilitari thailandesi dal sud – che il Governo ha rifiutato, giudicadole “incorrette, insincere e inaccettabili”.

Alessio Fratticcioli

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Alessio è il fondatore e amministratore di Asiablog.it (anche su Facebook e Twitter). Per saperne di più su questo buffo personaggio, la sua lunga e noiosa biografia si trova qui.
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2 Responses to Thailandia: bomba uccide 8 soldati a Yala

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