Bisogna agire contro i cambiamenti climatici. E’ l’appello lanciato pochi giorni fa dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, alla Georgetown University:
“La domanda non è se dobbiamo agire o meno – il giudizio della scienza, della chimica, della fisica e di milioni di misurazioni ha già dato una risposta. Il 97% degli scienziati, inclusi alcuni tra questi che all’inizio non erano convinti che il cambiamento climatico fosse una realtà, adesso riconoscono che il pianeta si sta surriscaldando e che le attività umane hanno contribuito a questo riscaldamento. La domanda, oggi, è se avremo il coraggio di agire prima che sia troppo tardi. Come risponderemo [a questa sfida] avrà un impatto profondo sul mondo che lasceremo ai nostri figli e nipoti. Come presidente, come padre, e come americano sono qui per dire: dobbiamo agire!“.
Dalla prestigiosa università di Washington Obama ha poi annunciato un nuovo piano nazionale basato su tre punti: tagliare le emissioni di CO2, preparare gli Stati Uniti agli inevitabili impatti negativi del riscaldamento globale, e guidare gli sforzi internazionali per contrastare il cambiamento climatico. Si è trattato di un discorso storico.