Il titolo del libro di David Thomas mi ha colpito: La pazienza dei bufali sotto la pioggia. Ci ho visto una fotografia che nelle campagne thailandesi si potrebbe scattare in un qualsiasi giorno di pioggia. La fotografia di un’umanità paziente che attende sotto la pioggia del monsone.
Chi attende ?
Cosa attende ?
Ora non ha importanza saperlo.
Ora piove e forse si attende solo che la pioggia cessi.
In realtà il libro nulla ha a che fare con la campagna thailandese.
Sono brevi storie, didascalie adatte a commentare una fotografia.
Gocce di pioggia che aspettano solo il ritorno del sole per evaporare.
“Tre volte a settimana, rientrando dal lavoro, passo in centro a prendere mia moglie. Lei esce prima di me e ne approfitta per vedere le amiche o fare shopping. Non è mai capitato che arrivasse in orario all’appuntamento. Ogni volta mi fa aspettare dieci, quindici minuti. Ho fatto i calcoli, da quando stiamo insieme ho aspettato mia moglie per 16.224 minuti. Una sera sono arrivato all’appuntamento in perfetto orario, come al solito, e come previsto lei non c’era. Allora me ne sono andato. Sono tornato a casa undici giorni, sei ore e ventiquattro minuti dopo. Adesso siamo pari.” (La pazienza dei bufali sotto la pioggia – David Thomas – Ed. Marcos y marcos)
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