Hanno da poco ristampato Wheeling di Hugo Pratt (Ed. Rizzoli Lizard).
Il formato della nuova edizione mi si dice sia una scelta editoriale che distrugge le grandi vignette orizzontali dell’originale (io possiedo una delle poche copie della prima edizione italiana che rispetta il formato orizzontale dell’originale – volume stampato il 25 ottobre 1972 in Genova, Edizioni Archivio della stampa a fumetti -), se dovessi consigliare una delle edizioni più recenti direi: Wheeling – Il sentiero delle amicizie perdute (Ed. Lizard del 1997).
Ho iniziato a leggere fumetti perché Romeo G., un dipendente di mio padre che d’estate dormiva a casa nostra, leggeva gli album de Il Grande Blek, Capitan Miki, l’Uomo mascherato e Nembo Kid (che all’epoca era il nome italiano di Superman/Clark Kent ).
Ritrovarmi a leggere i primi numeri di Linus, a cui sono stato abbonato per decenni, fu una conseguenza naturale. Sarebbe inutile parlare di Linus, in edicola dal 1965, se non fosse che il numero di maggio 2013 non è arrivato in edicola.
Confesso: questo post è scritto per pura scaramanzia.
Un disguido, dice l’editore, a giugno uscirà un numero doppio. Speriamo, non sarebbe un bel segnale per il panorama editoriale. Su Linus tanti hanno scritto e disegnato e tanto è già stato scritto. Non credo faccia parte solo della mia vita di lettore, credo sia una rivista che ha fatto, in Italia, la storia del fumetto e non solo. Mi piace solo ricordare i tanti personaggi che sono comparsi in Italia per la prima volta: Krazy Kat, Li’l Abner, Pogo, Dick Tracy, Bristow, B.C., Il Mago Wiz, Beetle Bailey, Dick Tracy, Calvin & Hobbes, Doonesbury. Ma anche i fumetti satirici di Jules Feiffer, Valentina di Guido Crepax, i fumetti di Andrea Pazienza e tutti gli altri che ho dimenticato di citare.
No. Non ho dimenticato gli eroi di Charles M. Schulz, anzi mi sono chiesto spesso, rileggendo Linus, se mai potessero anche loro finire in una buia soffitta della memoria dove depositiamo gli oggetti inutili. E mi sono risposto che è impossibile.
“Diceva Elio Vittorini di Schulz: “Senza andare nel difficile, io lo avvicinerei a Salinger, però con un interesse molto più ampio e secondo me molto più profondo. Certamente. Salinger, resta, se vogliamo, poeta: però non riesce ad essere il poeta di una società, rimane un prodotto in fondo molto letterario. Salinger è un ‘patetico’ che evade nel mondo dell’infanzia la quale non è, per lui, rappresentativa del mondo degli adulti, della maturità come lo è per Schulz, dove l’infanzia è il ‘signifiant’, il veicolo di questo mondo completo che è l’uomo maturo, un po’ come Johnny Hart (quello di ‘B.C’.) che rappresenta il mondo moderno attraverso l’età della pietra”.(testimonianza di Umberto Eco)
Su Linus scoprii la Fantascienza con Sidney Jordan ed il suo Jeff Hawke. Fantascienza, altro filone narrativo che non ho mai frequentato abitualmente. Le mie letture, non erano andate oltre Nembo Kid, Jeff Hawke e Arzach sino a quando, all’uscita di “Blade Runner” diretto da Ridley Scott, scoprii Philip K. Dick .
A me il P.K. Dick, fascinoso nelle sue opere di fantascienza, nel suo lato “filosofico” sembra sopravalutato. Ma, anche questa, è una mia illazione.
Quindi fu naturale anche scoprire Hugo Pratt e La ballata del mare salato sulla copia del mensile Sergente Kirk che acquistai, casualmente, alla stazione di Bologna.
Il fumetto non è altro che narrativa per immagini e non lo dico io. Hugo Pratt lo definisce: “letteratura disegnata”. Un assieme sistemico di codici che, pur essendo una delle “invenzioni” più recenti della letteratura, ha conquistato una sua “dignità” nell’ambito della storia della letteratura.
(dalla recensione di Francesco Boille al libro: Hugo Pratt: le lezioni perdute –a cura di Angela Scarpa – Ed. Mompracem).
“…Pratt aveva capito come nel fumetto narrativo si potesse racchiudere un micro quadro che poi all’ingrandimento (fatto anche mentalmente dal lettore) rivelava tutta la sua bellezza grandiosa.. (omissis)… la sua famosa utopia di disegnare una storia in una riga sola.”
Il panorama editoriale legato al fumetto è ampio e variegato, dalle grandi case editrici a piccoli editori. Chi ama leggere fumetti o, se volete, graphic novel o manga che comunque sempre di quello si tratta, provi qui:
- http://www.beccogiallo.org/shop/
- http://www.alessandroeditore.it/
- http://www.coconinopress.it/
- http://www.mompracemeditore.com/
- http://www.giudaedizioni.it/wordpress/?page_id=1874
Il prossimo mese spero che Linus sia in edicola non vorrei aver scritto una specie di coccodrillo…
… non facciamo scherzi.
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