È appena uscito nelle sale “I figli della mezzanotte” (regia di Deepa Mehta), il romanzo di Salman Rushdie è splendido e l’autore firma anche la sceneggiatura del film. Probabilmente una buona visione, di certo un’ottima lettura.
Non credo lo vedrò, amo le vecchie sale cinematografiche e non provo il medesimo piacere nel guardare i film sul piccolo schermo.
Mi è capitato di aver già letto il libro e poi di vedere il film oppure, come ho già scritto, vedere un film e scoprire uno scrittore.
Alla generica domanda: “se sia migliore il film o il libro” non saprei rispondere se non che: un conto sono Kubrik che legge Schnitzler o Coppola che legge Conrad ed altra cosa operazioni puramente commerciali sulla scia del successo di un romanzo, non faccio nomi, correggo il termine “romanzo” in “romanzaccio”.
Ma questa è una mia illazione.
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