Curcuma e Thailandia

siam tulip

Tulipano del Siam – photo by tiziano matteucci

Il lettore, forse l’unico, di un mio precedente post ha lasciato anche un commento in cui suggeriva di parlare della “Curcuma” ed ora mantengo la promessa che ho fatto nel rispondergli anche se, purtroppo per lui, non troverà come vorrebbe l’esaltazione delle numerose ed incredibili proprietà dei rizomi delle Zingiberaceae, così come non ha trovato quelle del “lime/limone”.

Nei miei post dispenso consigli e informazioni inutili per coloro che desiderano visitare la Thailandia e quindi non leggerete mai che le Zingiberaceae contengono una notevole quantità di polifenoli vari,  componenti che mostrano un effetto antimutagenico (un agente che inibisce mutazioni), sostanze fitochimiche possono svolgere un ruolo importante nella prevenzione del cancro … ecc. ecc.

Chiarito questo aspetto dei miei post, parliamo delle Zingiberaceae,  nome della famiglia di piante a cui appartiene la Curcuma. 

La Thailandia è invasa dalle Zingiberaceae, ne troverete almeno un esemplare in tutte le case thailandesi che dispongono anche solo di 1 mq. di giardino.

Ma andiamo con ordine.

La famiglia delle Zingiberaceae prende il nome dal suo rappresentante più noto, lo

zenzero

Rizomi di zenzero – photo by tiziano matteucci

Lo zenzero (Zingiber officinale) è una pianta erbacea originaria dell’Estremo Oriente. In thailandese si chiama ขิง (khing), in inglese ginger. Sicuramente è la specie di Zingiberaceae più conosciuta sui mercati occidentali. La notorietà dello zenzero nasce dal fatto che, trapiantato a metà del 1500 in Giamaica, è stata la prima spezia orientale ad essere coltivata nel Nuovo Mondo per essere importata nel vecchio Continente.

Lo zenzero giamaicano ha trovato nel tempo una molteplicità di utilizzi nella cucina occidentale e nella preparazione di liquori e bevande: Ginger Ale, pan di zenzero , biscotti allo zenzero, un liquore chiamato Canton è prodotto a Jarnac in Francia, vino di zenzero è prodotto nel Regno Unito. Sull’isola di Corfù c’è una bevanda tradizionale chiamata

te allo zenzero

Tè allo zenzero – photo by tiziano matteucci

τσιτσιμπύρα (tsitsibira): è una birra fatta con lo zenzero.

Ma lo “zenzero” più importante per i thailandesi è il ton khaa — ต้นา,  chiamato anche dok khaa ดอกข่า o khaa ling— ข่าลิง. Si tratta della alpinia galanga conosciuta come  galanga, galangal o zenzero blu (in inglese: Thai galangal, blue ginger, Thai ginger).

galangal o zenzero blu

Rizomi di zenzero blu – photo by tiziano matteucci

Se non c’è ton khaa, non c’è  tom yam (ต้มยำ). All’incirca: se non c’è  zenzero blu non si può fare il brodo.

pianta di zenzero blu

Zenzero blu – photo by tiziano matteucci

Che non è un detto thailandese ma il motivo per il quale ho affermato che la pianta più importante in Thailandia è la zingiberacea e che troverete sempre almeno una pianta di “zenzero” in tutti i giardini thailandesi.

Ed arriviamo allo “zenzero” (nome scientifico: curcuma alismatifoli), comunemente conosciuta come tulipano del Siam (Siam tulip) ed in thailandese come pathumaa — ปทุมา, dal tenue sapore di violetta. Anche se il krathu กระทือ (zingiber zerumbet Smith), conosciuto in inglese come ginger shampoo, non è da meno. I rizomi lessi ed accompagnati da salsa piccante hanno aroma e sapore simile.

ginger

Rizomi lessi di Ginger shampoo – photo by tiziano matteucci

Siamo quasi arrivati alla curcuma, ma prima lasciatemi citare anche กระชาย (krachai), boesenbergia rotunda, in inglese fingerroot, perché la forma del rizoma è simile a quella delle dita… evito di annoiarvi sui molteplici usi culinari.

kraciai

Rizomi di Fingerroot – photo by tiziano matteucci

Siamo arrivati alla curcuma  (curcuma longa), in inglese turmenic.

Ed anche all’inutile informazione utile a chi vuol mangiare un piatto a base di curcuma in Thailandia oppure voglia acquistarla in polvere  nei gialli cesti del mercato, se non confezionata nei vasetti del supermercato, in thailandese la curcuma è ขมิ้น (kamin) …  come chiamano il cumino in Thailandia ve lo dico un’altra volta.

zuppa

Zuppa di pollo e zucca alla curcuma – photo by tiziano matteucci

 

P.s. Ci sarebbe anche un’altra pianta di curcuma, molto comune in Thailandia, la zingiber cassumunar (ต้นไพร – ton prai)… ma non esageriamo.

That’s all folks!

Tiziano Matteucci
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About Tiziano Matteucci

"Siede la terra dove nata fui / su la marina dove ’l Po discende / per aver pace co’ seguaci sui." (Dante Alighieri - Inferno, V). Per il resto non c'e' molto da dire. Pensionato italiano che ora risiede in una cittadina del nord ovest della Thailandia per un assieme di causalità e convenienze ... c'è solo una cosa certa: "faccio cerchi sull'acqua ... per far divertire i sassi" (Premdas)
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3 Responses to Curcuma e Thailandia

  1. pierluigi says:

    Interessante sapere che curcuma e zenzero sono della stessa famiglia, anche se in effetti la loro forma doveva indurmi a immaginarlo.
    vado spesso a farmi massaggiare in un centro thai, e dopo un po’ mi hanno offerto una tisana buonissima allo zenzero, ho provato a farmi dire il nome ma ogni volta mi sembrava diverso…. assomiglia a nimh kimh, ma potrei storpiare involontariamente il nome.
    Mi hanno spiegato anche la preparazione e oltre allo zenzero ci mettono delle foglie verdi che sembrano quelle nella foto della curcuma-shampoo. si beve calda zuccherata ed è buonissima, immagino sia una bevanda comune, sapete il nome esatto per non fare figuracce in futuro?
    grazie
    Pierluigi

    • Forse dicono น้ำขิง (NAM KING) pronunciare ง – NG (si chiama: ngo ngu) non risulta facile, suono compatto con G poco accentuata ed il tutto, potrei dire, molto nasale.
      Ma ho seguito quanto scrivi (nimh kimh),น้ำ (NAM) nelle parole composte indica: bevanda, bibita,succo, dalle mie parti la tisana di zenzero (ottima) viene spesso chiamata ชาขิง (CHA KING) ovvero: te’ allo zenzero … comunque, zenzero e’ KING, quel che precede e’ da accertare.

      Un saluto, anzi สวัสดี (SAVADÌ) a cui il maschio aggiunge KAP e la donna KAA

      p.s. Suggerirei di provare il pollo allo zenzero ไก่ขิง – KAI KING (senza bisogno di venire in Thai, se non ricordo male mi pare ci sia una ricetta toscana)

  2. Pingback: Thailandia, l'agrume porcospino e il Tôm Yam | Asiablog.it

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