Malala Yousafzai, 14 anni, si era resa responsabile di “oscenità” alle quali bisognava porre fine, hanno spiegato i talebani.
Malala, studentessa e attivista per i diritti umani, diceva che le bambine hanno il diritto di imparare a leggere e a scrivere. Che hanno gli stessi diritti dei bambini. Che hanno diritti.
Roba blasfema, secondo i talebani, che invece hanno deciso che solo gli esseri umani dotati di un pene possono prendere una penna o un libro in mano. E chi non è d’accordo va fatto fatto saltare in aria o quanto meno fatto fuori a fucilate.
E’ cosi che a Malala, poco più che una bambina, qualcuno ha pensato bene di spararle in testa. Fuori dalla scuola.
Adesso la ragazza si trova ricoverata nell’ospedale di Peshawar, dove le hanno tolto un proiettile dal cranio. Ma se sopravviverà le rispareranno in testa, hanno promesso i talebani, perchè “è il simbolo degli infedeli e dell’oscenità”.
Se e quando i talebani ce la faranno ad assassinare Malala, allora la sua famiglia, la sua città, il suo Paese e il mondo intero perderanno una giovane coraggiosa, intelligente, e dalle infinite possibilità. Sarebbe, questo si, osceno.
Alessio Fratticcioli [ Blog | Twitter | Facebook ]