Palestina – Mahmoud al-Salfiti e Tamer al-Hassasna sono stati riconosciuti colpevoli del rapimento e dell’omicidio di Vittorio Arrigoni.
Gli assassini sono stati condannati all’ergastolo. Hanno evitato la pena di morte anche grazie all’opposizione di principio della famiglia Arrigoni.
Condannati anche Khader Jiram, 10 anni di reclusione per rapimento, e Amer Abou Houla, un anno di carcere per aver fornito la casa in cui Vittorio è stato detenuto e assassinato.
Vittorio Arrigoni è stato un blogger (GuerrillaRadio), reporter e scrittore. Vittorio e’ stato anche un volontario, attivista, pacifista, umanista e internazionalista.
Nel gennaio del 2009, Vittorio testimonio’ con lucidità e umanità straordinarie l’ennesimo illecito internazionale israeliano. Le sue parole vennero presto incorniciate in un libro – Restiamo Umani – e infine vennero lette dal padre, dalla madre, da Moni Ovadia, Stephane Hessel, Ilan Pappe’, Mairead Corrigan Meguire, Norman Finkelstein, Huwaida Arraf, Hilarion Capucci e altri ancora in uno splendido Reading Movie.
Vittorio ha dedicato gli ultimi anni della sua vita alla Libertà del popolo palestinese, contro la criminale occupazione israeliana.
Oggi, per Vittorio, Giustizia è fatta.
Come tutti gli eroi, Vittorio non scompare con la sua morte. Vittorio rimane per le strade di Gaza, nelle ambulanze sotto le bombe e negli ospedali con i feriti. Vittorio e’ sul porto di Gaza, scruta l’orizzonte in attesa di un’altra Freedom Flotilla. Vittorio e’ in mare con i pescatori e nei campi con i contadini a fare da scudo umano ai proiettili israeliani. Vittorio e’ nelle penne di chi continuera’ a chiedere la liberta’ del popolo palestinese e il rispetto dei diritti umani nel mondo.
Io non credo nei confini, nelle barriere, nelle bandiere. Credo che apparteniamo tutti indipendentemente dalle latitudini, dalle longitudini a una stessa famiglia che è la famiglia umana.
– Vittorio Arrigoni da Gaza City