Nell’agosto del 2007 la Corea del Nord è stata piagata da una serie di violente alluvioni. Kang Hyong-kwon, un operaio di Ichon, una contea poverissima nel nord del paese, stava cercando di mettersi in salvo da un nubifragio attraversando un corso d’acqua.
Nel lasciare la sua abitazione, l’uomo aveva portato con se pochissime cose, le più preziose della sua vita: sua figlia, una bambina di cinque anni, ed un ritrattio del Generalissimo Kim Il-sung e del Maresciallo Kim Jong-il.
Improvvisamente, a causa della corrente, a Kang sfugge di mano la figlia, che cade e viene inghiottita dalle acque, ma l’uomo riesce a trattenere le immagini sacre dei due leader supremi della Corea del Nord.
O almeno questa è la storia riportata da giornali, radio e televisioni nordcoreane.
Nelle settimane seguenti, la vera o presunta profonda devozione di Kang Hyong-kwon verso i primi due Kim della dinastia regnante a nord del trentottesimo parallelo ha ricevuto enorme attenzione da parte dei media della piccola nazione asiatica, che hanno invitato la popolazione a emulare le gesta di Kang Hyong-kwon, eroe nazionale.
Continuate a leggere questa storia nell’articolo di Andrei Lankov dal titolo Potent portraits in North Korea pubblicato su Asia Times.