Ampon Tangnoppakul è morto stamattina in carcere. Il nonnino 62enne ammalato di cancro era stato condannato nel novembre scorso a 20 anni di galera con l’accusa di aver spedito 4 SMS giudicati critici o offensivi nei confronti della regina della Thailandia.
La sua condanna, frutto di indizi tutt’altro che convincenti, aveva suscitato molti dubbi nel paese ed aveva attirato l’attenzione internazionale.
Ampon, un uomo poverissimo e semianalfabeta di origine cinese, si era dichiarato innocente sostenendo di non essere nemmeno in grado di inviare SMS col cellulare.
La Corte d’Appello aveva negato la cauzione o gli arresti domiciliari sostenendo che la malattia dell’accusato non sarebbe stata abbastanza grave.
Questo uomo anziano, poverissimo e analfabeta è solo l’ultima vittima in ordine temporale di una vera e propria “caccia alle streghe”.
Nel solo 2010 in Thailandia quasi 500 persone sono state accusate di lesa maestà. Alle accuse segue spesso la condanna, in quanto questa legge draconiana stabilisce che siano gli accusati a dover provare la loro innocenza, e non la magistratura a dover provare la colpevolezza degli accusati.
Rimangono in galera, tra i tanti altri, Tanthawut, Surachai, Wanchai, Joe Gordon, De Torpedo e Somyot.
Il 30 maggio si saprà anche il verdetto del processo a Chiranuch Premchaiporn, la webmaster del sito Prachatai, accusata di non aver cancellato in modo sufficientemente veloce alcuni commenti ritenuti offensivi nei confronti dei membri della Casa Reale che dei commentatori anonimi avevano lasciato sul sito da lei amministrato.
Alessio Fratticcioli [ Blog | Twitter | Facebook ]
Update: in meno di 24 ore la notizia della tragica morte di Ampon ha fatto il giro del mondo. Ecco un breve elenco di siti in lingua inglese che hanno pubblicato la notizia:
- Prachatai
- New York Times
- Wall Street Journal
- BBC
- Associated Press
- Agence France Press
- Reuters
- The Nation
- Bangkok Post
- Voice of America
- The Diplomat
- Radio Australia
- United Press International
- The Herald Sun
- The Atlantic