Aung San Suu Kyi e gli altri 42 rappresentanti della Lega Nazionale per la Democrazia (Lnd), eletti nelle elezioni suppletive dello scorso 1 aprile, non hanno partecipato alla cerimonia di giuramento alla Costituzione nella camera bassa birmana (Pyithu Hluttaw).
La Costituzione in questione e’ considerata da piu parti illegittima , in quanto venne adottata nel 2008 dopo un processo costituzionale largamente orchestrato dalla giunta militare che ha governato il paese dal 1962 al 2010. Tra le altre cose, nella Costituzione i militari si sono riservati il 25% dei posti in parlamento, prescrivendo per ogni modifica costituzionale la necessita del voto positivo di almeno il 75% dei parlamentari.
Suu Kyi e gli altri 42 democratici hanno dichiarato che non parteciperanno ai lavori parlamentari finché non verrà modificata la formula di giuramento nei confronti della Carta Costituzionale. La Suu Kyi chiede di giurare sul “rispetto” della Costituzione, piuttosto che sulla sua “salvaguardia”.
L’intransigenza democratica della Suu Kyi e’ nota ed apprezzata da molti. In questo caso pero’ si sono levate anche diverse critiche.
Suu Kyi ha scelto la battaglia sbagliata, ha scritto l’esule birmano Min Zin, un giovane giornalista e dottorando alla Berkeley University, in un articolo apparso su Foreign Policy.
Si tratta di una mera questione semantica riguardo a una cerimonia simile a quelle previste in praticamente tutti i paesi al mondo, scrive Min Zin, e giurare di “salvaguardare” e “difendere” una Costituzione non ha mai impedito a nessuno di proporre poi degli emendamenti.
Il presidente Thein Sein, al quale la Lnd ha presentato una petizione, al momento si trova all’estero e non si è ancora espresso sulla questione.
Update: Thein Sein dal Giappone ha dichiarato di essere disponibile a discutere di eventuali modifiche al giuramento: “E’ possibile fare una revisione se serve all’interesse pubblico.”
Alessio Fratticcioli [ Blog | Twitter | Facebook ]