Bangkok – Venerdì scorso la Thailandia ha riconosciuto ufficialmente la Palestina come stato indipendente con i confini precedenti al 1967.
La rappresentatza thailandese alle Nazioni Unite ha reso noto in un comunicato che la Thailandia “riconosce ufficialmente lo Stato della Palestina ed ha iniziato il processo per stabilire e formalizzare relazioni diplomatiche.”
La mossa arriva mentre i leader palestinesi spingono per la piena adesione alle Nazioni Unite.
Lo scoglio da superare e’ Washington. Gli Stati Uniti si oppongono all’indipendenza palestinese dicendo che i palestinesi devono prima raggiungere un accordo di pace con Israele.
La Thailandia ha legami di amicizia anche con Israele ed è una delle principali destinazioni turistiche mondiali per i viaggiatori israeliani.
Nonostante questo, Bangkok ha ora unito la sua voce alla maggioranza dei paesi al mondo nel chiedere che alla Palestina sia riconosciuto il diritto inalienabile di costituire una nazione sovrana a tutti gli effetti.
La mossa diplomatica ha generato molte reazioni positive.
“La Thailandia ha fatto la cosa giusta,” ha detto al Bangkok Post Stuart Ward, presidente della Palestine Solidarity Campaign’s (PSC) Thailand. “Bangkok ha detto al mondo di essere dalla parte giusta della storia.”
“Questa decisione va addirittura oltre le mie aspettative,” ha dichiarato Artef Sohko, coordinatore del Co-operation Centre of Student and Youth Organisations in Pattani/Southernmost Thailand, “perché la Thailandia ha preso questa decisione nonostante abbia relazioni molto strette con Israele.”
“Sono musulmano,” ha aggiunto Sohko, “e da oggi credo che i musulmani vedranno la Thailandia non come una mera destinazione turistica ma anche come un paese amico.”
Reazioni positive anche dal mondo accademico thailandese.
Chaiwat Satha-Anand, professore di Scienze Politiche alla Thammasat University, ha dichiarato di apprezzare la decisione in quanto i palestinesi sono da decenni un popolo oppresso.
“E’ un segnale che la comunità mondiale preferisce lottare per mezzo dei metodi politici e legali piuttosto che con la violenza,” ha aggiunto Chaiwat. “Coloro che ancora insistono nel lottare con metodi violenti dovrebbero ripensarci.”
Anche Panitan Wattanayagorn, professore di Politica alla Chulalongkorn University, si e’ detto favorevole allo Stato Palestinese e contento della decisione presa dal governo thailandese.
Il politologo ha spiegato che questa decisione sara’ positiva anche per la Thailandia, in quanto migliorerà l’immagine internazionale del paese, che da oggi verrà visto come impegnato nel processo di pace del Medio Oriente.