Risolto il problema delle alluvioni a Bangkok e nel centro della Thailandia, ora e’ il sud ad essere sott’acqua. La situazione delle inondazioni in nove province meridionali rimane critica, con strade chiuse, collegamenti ferroviari interrotti e villaggi bloccati da acqua e colate di fango.
Una bambina di nove anni e’ annegata ieri nel distretto di Muang di Yala, dove 51.189 persone sono state interessate dall’alluvione e 1.645 sono state evacuate, mentre 4.640 rai di terreni agricoli e 40 allevamenti ittici sono stati sommersi o danneggiati.
84 villaggi nella provincia di Ranong sono a rischio di frane. Ventuno di essi sono situati in zone ad alto rischio in Muang, Kapoe, La-un, Suk Samran e distretti Kra Buri.
Lang Suan (nella provincia di Chumphon) è stato isolato da un’alluvione che ha sommerso tutte le strade di collegamento con le città limitrofe. Migliaia di residenti hanno denunciato la carenza di cibo e acqua potabile. Una gran parte del vicino distretto di Phato sta affrontando una situazione simile. I primi piani delle case sono stati inondati, con i residenti costretti a salire al secondo piano.
Più a sud, a Nakhon Si Thammarat, il villaggio di Nop Phi Tam e’ “completamente isolato.” Un volo Air Asia ha sfidato un temporale per atterrare nell’aeroporto provinciale con un decine di passeggeri spaventati. Nok Air e Orient Thai Airways hanno invitato i potenziali passeggeri a monitorare costantemente il meteo e gli orari dei voli.
Dieci treni che collegano Bangkok con il sud hanno interrotto il servizio. I passeggeri sono trasportati a destinazione su dei pulmini e vengono rimborsati dei biglietti per i treni.
A Muang, nella provincia di Krabi, si stima che migliaia di case siano state interessate dall’alluvione. Il distretto ospita il più grande mercato all’ingrosso di prodotti agricoli del Sud – anch’esso è stato sommerso, con conseguenti danni per un gran numero di prodotti, spingendo i venditori di vendere a prezzi bassi.
Il governo ha inviato l’esercito per aiutare le popolazioni colpite e facilitare l’evacuazione. I turisti dovrebbero evitare di recarsi nelle zone colpite.