BANGKOK (Asiablog) – Musica rock, capelli lunghi, piercing, catene al collo e tutto l’armamentario del tipico ragazzo punk non sono cose ben viste nella provincia musulmana di Aceh, nell’isola di Sumatra, in Indonesia. I residenti non amano la vista di questi giovani, ecco perché sabato scorso 64 punk – 59 ragazzi e 5 ragazze – sono stati prelevati dalla polizia durante un concerto e trasportati in un collegio. “Saranno sottoposti a una rieducazione in modo che i loro valori morali combacino con quelli delle altre persone di Aceh”, ha spiegato un portavoce della polizia.
Di fronte allo shock causato dalla retata tra gli ambienti più progressisti di Sumatra, il capo della polizia locale Iskandar Hasan ha cercato di abbassare i toni:
“Sono nostri figli, quello che facciamo e’ per il loro bene. Li stiamo rieducando in modo che non imbarazzino più i loro genitori.”
In cosa consiste la rieducazione? Lo ha spiegato lo stesso Iskandar:
“Ci sara’ una cerimonia religiosa. Per prima cosa gli taglieremo i capelli. Poi li immergeremo nell’acqua. I capelli delle ragazze saranno tagliati come quelli delle poliziotte. Poi gli cambieremo quei vestiti disgustosi con dei bei vestiti. Gli daremo spazzolini, dentifricio, shampoo, sandali e rosari. Insomma, gli daremo una bella lezione.”
Evi Narti Zain, della Aceh Human Rights Coalition, non pensa che i ragazzi abbiano bisogno di questa “lezione” e ha accusato la polizia di aver usato il pugno pesante:
“Gli e’ stata gettata addosso acqua gelata e le loro teste sono state rasate – questa e’ una violazione dei diritti umani. La loro dignità e’ stata abusata.”
Sono delle violazioni dei diritti umani? Iskandar crede di no:
“Nessun diritto umano e’ stato violato. Degli uomini religiosi saranno invitati a ricordare ai ragazzi la giusta morale. Noi vogliamo solamente educare la nostra comunità, la nostra nazione. Dopotutto, questo e’ il nostro paese, no?”
Evi non e’ d’accordo:
“Che tipo di educazione e’ questa? L’azione della polizia e’ ingiustificata perché i ragazzi non hanno violato alcuna legge. La musica punk o rock e’ il loro modo di esprimersi, e’ una cosa normale, e’ cosi in tutti i paesi del mondo. La libertà d’espressione e’ un loro diritto inalienabile. I ragazzi punk non hanno nulla di sbagliato.”
Aceh èstoricamente la zona più devotamente musulmana dell’immenso arcipelago indonesiano. E’ li che l’Islam arrivò nel sudest asiatico, tra l’Ottavo e il Sedicesimo secolo, sulle onde degli scambi commerciali con il Medio Oriente. Dal 2002 Aceh è anche l’unica provincia in Indonesia ad applicare la sharia, la legge coranica. Da allora la polizia religiosa pattuglia le strade in cerca di peccatori. Negli ultimi anni però la pulsante scena rock locale è andata progressivamente a cozzare contro il conservatorismo sociale e religioso di buona parte della popolazione. Alcuni acehnesi pensano che si possa essere musulmani e moderni al contempo, per altri invece non c’è alcun bisogno di ‘innovazioni’ amorali quali la musica rock e i giovani capelloni. Il dibattito è destinato ad andare avanti.