Nessun altro continente del pianeta Terra ospita così tanti templi quanti ne vanta l’Asia. Questo non può sorprendere, non tanto perchè si tratta del continente più esteso del globo, ma soprattutto perché l’Asia ha dato i natali a tutte le più diffuse e influenti tradizioni religiose umane: induismo, confucianesimo, buddhismo, taoismo, giainismo, ebraismo, cristianesimo, islam, sikhismo, bahaismo e via dicendo. Queste credenze hanno ispirato la costruzione di templi meravigliosi. A seguire, i dieci più belli.
10. Tempio del Loto
Il Tempio del Loto deve il suo nome alla sua forma che ricorda uno dei fiori più sacri per l’umanità. Questo edificio è il luogo di culto più importante della religione Bahá’í, una fede nata in Persia nel Diciannovesimo secolo. L’edificio si trova a Nuova Delhi, in India. La sua costruzione è terminata nel 1986. L’eccezionalità dell’edificio sono i suoi 27 petali di marmo bianco. Bellissimo.
9. Tempio di Ranakpur
Il tempio giainista di Ranakpur, costruito probabilmente tra il 14esimo e il 15esimo secolo, si erge maestoso sui fianchi di una collina del Rajasthan meridionale, in India. E’ supportato da 1.444 pilastri di marmo intarsiati con dettagli squisiti. Ogni pilastro è unico. Il tempio simboleggia la cosmologia giainista: le quattro direzioni cardinali e quindi il cosmo. È dedicato a Ādinātha, il primo dei 24 profeti del giainismo.
8. Tempio del Buddha di Smeraldo
Il Wat Phra Kaew, o Tempio del Buddha di Smeraldo, è uno dei luoghi piu famosi di Bangkok e della Thailandia. Si trova all’interno del Palazzo Reale. Curiosità: il così detto “Buddha di Smeraldo” è in realta di giada, adornato da indumenti dorati. Ad ogni modo, è una delle statue di Buddha più antiche, famose e venerate del mondo, e una visita alla Thailandia non è completa senza una capatina a fargli un saluto.
7. Tempio del Cielo
Il Tempio del Cielo a Pechino è considerato un tempio taoista, anche se il culto del cielo è ovviamente precedente al Taoismo. Il tempio è stato costruito nel 13esimo secolo durante il regno dell’imperatore Yongle, responsabile anche della costruzione della Città Proibita. Il tempio è circondato da un vasto parco pubblico molto popolare, dove i pechinesi usano praticare il Tai Chi e fare ginnastica.
6. Harmandir Sahib
Harmandir Sahib, meglio conosciuto come il Tempio d’Oro, è l’attrazione principale di Amritsar, nel Punjab, in India, e il luogo religioso più importante per i seguaci della religione Sikh. La costruzione del famoso tempio fu iniziata da Guru Ram Dast nel 16esimo secolo e completata dal suo successore Guru Arjan. Nel 19esimo secolo, il maharaja Ranjit Singh decise di coprire i piani superiori del tempio, modifica che conferisce alla costruzione il suo aspetto distintivo e il suo nome. E’ un tempio mozzafiato, costantemente affollato da migliaia di pellegrini che provengono da tutto il subcontinente, felici di essere in un luogo che di solito vedono solo in televisione.
5. Baalbek
Baalbek è uno spettacolare sito archeologico nel nord-est del Libano, dove dal primo al terzo secolo dell’Era Comune i romani costruirono tre templi dedicati a Giove, Bacco e Venere. Creato per essere il più grande edificio religioso dell’Impero Romano, il tempio di Giove era rivestito da 54 colonne di granito massiccio, ognuna alta 21 metri. Oggi ne restano in piedi solo sei, ma sono ancora decisamente impressionanti. Il tempio meglio conservato è quello di Bacco, costruito nel 150 EC.
4. Monastero di Taktsang
Il Monastero di Taktsang, o Nido della Tigre, si erge sui pendii di un monte di 900 metri nel remoto regno del Bhutan. Originariamente costruito nel 17esimo secolo ma distrutto da un incendio nel 1998, il monastero buddhista è stato riportato alla sua originaria bellezza da un impressionante lavoro di restauro. E’ decisamente un tempio unico al mondo.
3. Borobudur
Situato sull’isola indonesiana di Giava, 40 km a nord-ovest di Yogyakarta, Borobudur è il tempio buddhista (Mahayana) più grande e famoso dell’Indonesia e probabilmente del mondo intero. Fu costruito con quasi 2 milioni di blocchi di pietra in un periodo di circa 75 anni a cavallo dell’VIII e IX secolo durante il Regno di Sailendra. Abbandonato nel 14esimo secolo per ragioni che rimangono ancora un mistero, per secoli questo tempio è rimasto nascosto nella giungla sotto strati di cenere vulcanica. Il tempio di Borobudur simboleggia la cosmologia buddhista, con la forma di un mandala e con i diversi piani che venivano e vengono attraversati dai pellegrini in un viaggio a spirale che dal basso porta verso l’alto, e dalle bassezze della vita eleva alla vuota perfezione del “paradiso” buddhista. Salendo dal basso verso l’altro, piano dopo piano, il pellegrino può leggere su migliaia di bassorilievi le tante storie delle vite passate del Buddha (Jataka). Il primo livello è Kamadhatu (regno del desiderio), con bassorilievi che mostrano i desideri umani e la loro punizione karmika. I bassorilievi intendono spingere i pellegrini ad abbandonare le loro piccolezze terrene e puntare a migliorarsi, per incamminarsi verso il Nirvana. I successivi cinque livelli rappresentano Rupadhatu (il regno delle forme), mentre gli ultimi quattro livelli rappresentano Arupadhatu (il regno senza forme), fino a giungere in cima, dove non ci sono bassorilievi o immagini ma solo molti piccoli stupa intorno a un grande stupa al centro, vuoto, simboleggiante l’immaterialità del Nirvana, il Nulla, il fine ultimo del Buddhismo. Dala cima del tempio si gode anche di un’ottimo panorama che include l’impressionante vulcano Merapi, attivo e spesso fumante.
2. Angkor Wat
Angkor Wat (“Città del Tempio”) è un vasto complesso di templi costruiti intorno al Dodicesimo secolo dal favoloso Impero Khmer, nell’odierna Cambogia. Il tempio centrale di Angkor (nella foto) è semplicemente maestoso. Sorge su un terrazzo sopraelevato rispetto al resto del complesso. Simboleggiante la cosmologia di origine indiana, è composto da quattro torri laterali (i quattro continenti) e una torre centrale (il Monte Meru, dimora degli dei). Il fossato che lo circonda rappresenta l’oceano. Dopo essere stato eretto come un tempio indù, il tempio centrale di Angkor Wat ha finito per essere utilizzato come un luogo di culto buddhista. Al suo cospetto il pellegrino prova quel rispetto che l’edificio doveva ispirare all’epoca del suo maggiore splendore, quando costituiva la sede dei devaraja (dio-re), il centro dell’impero e del mondo.
1. Taj Mahal
Il Taj Mahal si trova sulle rive del fiume Yamuna, ad Agra, nello stato di Uttar Pradesh, nell’India settentrionale. Il Taj è un mausoleo di marmo famoso non solo per la sua bellezza, ma anche perché nasce da una grande storia d’amore. Fu fatto costruire nel 1632 dall’imperatore moghul Shah Jahan in memoria della moglie preferita Arjumand Banu Begum, una principessa persiana. La donna morì durante il parto del quattordicesimo figlio dell’imperatore. La sua morte fu un vera tragedia per il moghul, al punto che, si narra, in pochi mesi i suoi capelli e la sua barba diventarono completamente bianchi per il dolore. A questo punto l’uomo, disperato, decise che la memoria della moglie e del loro amore sarebbe dovuta durare in eterno. Chiamò architetti, artisti e artigiani da tutto il mondo. Fece arrivare zaffiri dallo Sri Lanka, giada dalla Cina, lapislazzuli dall’Afghanistan, marmo bianco dalla città indiana di Makrana in Rajasthan. Impiegò decine di migliaia di operai e migliaia di elefanti. Fu così che nacque il Taj Mahal, completato in 22 anni. Oggi si erge come una nuvola bianca e immacolata tra lo smog e la polvere di Agra, con la sua proporzione geometrica e la delicatezza dei suoi colori che cambiano a seconda dell’ora del giorno: rosato al mattino, bianco latteo alla sera e d’oro nelle notti di luna piena. Mutamenti che rispecchiano la mutevolezza dell’umore femminile, o almeno così si narra. Dopo il Taj, Shah Jahan avrebbe voluto costruire un edificio simile o identico, ma di colore nero, sull’altra sponda del fiume Yamuna. Sarebbe dovuto essere il suo mausoleao. Unito al Taj Mahal da un ponte d’oro, sarebbe diventato un simbolo di amore eterno. Ma nel 1658 Shah Jahan si ammalò gravemente e la falsa notizia della sua morte scatenò una guerra per la successione tra quattro dei suoi figli. Ebbe la meglio il terzogenito Aurangzeb, che dopo varie battaglie fece uccidere il fratello Dara, depose il padre e lo rinchiuse in una delle torri del forte rosso di Agra, dove restò prigioniero fino alla sua morte nel 1666.
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In conclusione, vorrei sottolineare due note di merito. In primis, scegliere dieci tra gli innumerevoli templi presenti in territorio asiatico è un’operazione non solo soggettiva, visto che stiamo parlando di bellezza estetica, ma anche estremamente ardua, visto il grande numero dei potenziali candidati. Inevitabilmente si finisce per fare torto a dei luoghi, dei Paesi e delle fedi che vengono ignorate o sottorappresentante più o meno ingiustamente. Mi scuso per questo.
In secundis, ci tengo a sottolineare anche come il magnifico complesso di templi di Bagan in Birmania/Myanmar, un luogo di certo unico al mondo e a mio avviso secondo a nessun altro complesso religioso, è stato scartato solo in quanto non si tratta di un solo tempio ma, per l’appunto, di un’area estesa vari chilometri quadrati e costellata da migliaia di edifici religiosi di diverso stile, forma, dimensione ed età.
E voi cosa ne pensate, quale monumento meriterebbe di essere inserito in questa lista? Se volete contribuire con pensiero o immagini di altri luoghi di culto vi prego di commentare sotto o di inviarli alla mia casella di posta elettronica. Grazie.
Il Kinkaku-ji è un tempio spettacolare. Per chi volesse i suoi omamori e non può recarsi di persona a comprarli, segnalo che si trovano su omamori.com … Kyoto è la città più bella del mondo
Se non la più bella, di certo tra le più belle! :D
eh anche a me è venuto in mente il taj mahal, però sono veramente bellissimi, uno più bello dell’altro. chissà se un giorno riuscirò a vederne almeno qualcuno!
Il tempio di angkor mi piacerebbe visitare