Città di Foshan, Guangzhou, Cina. Una telecamera di sorveglianza ha catturato le terribili immagini di una bambina di 2 anni colpita e travolta da ben due automobili (video in fondo). La cosa più incredibile e scioccante e’ che non solo i due autisti non si sono fermati a prestare soccorso alla bambina, ma che ben 18 passanti hanno ignorato il piccolo corpicino in terra. Il video e’ andato su internet e ha innescato un’ondata di indignazione prima in Cina e poi in tutto il mondo.
Il video svela una catena di eventi impensabile e raccapricciante per la loro crudeltà. Il primo fatto eccezionale per la sua inumanità è che il primo autista ha prima investito la bambina con la parte anteriore della macchina, poi ha come mostrato l’intenzione di fermarsi, ma infine ha cambiato idea e ha tirato dritto, facendo passare anche la ruota posteriore destra sopra il suo corpicino a terra.
Ma quello che più colpisce per la mancanza di pietà umana è l’indifferenza dei passanti. Dopo il tragico incidente diverse persone, a piedi o in sella a degli scooter, sono passate senza degnare la bambina di uno sguardo, come se non fosse successo nulla, finché una seconda auto ha travolto di nuovo la bambina, forse inavvertitamente.
Poi altre persone passano, alcuni si accostano, notano un piccolo essere umano ferito, sanguinante e forse morente, ma filano dritto senza prestare alcun soccorso. A un certo punto una donna di mezza eta’ si ferma, ma si limita solo a spostare il corpo dal centro della strada. Alla fine, circa 8 minuti dopo il primo incidente, una giovane donna ha raccolto la bambina. Si trattava della madre (foto in alto), che ha chiamato i soccorsi che hanno ricoverato in ospedale sua figlia (foto sotto).
Un quotidiano cinese ha rivelato che la bambina, di nome Yue Yue, è ancora in lotta per la vita. E’ in coma, ma a quanto pare muove le braccia e respira, seppur debolmente. Il padre ha rilasciato un’intervista nella quale, riferendosi a uno degli autisti, che e’ stato arrestato, ha detto: “Tutto quello che mi ha chiesto è stato il numero del mio conto in banca e quanto soldi volevo di rimborso”. Evidentemente, la vita di una bambina di due anni ha un prezzo. Di certo, Yue Yue sarebbe stata raccolta prima se fosse stata una banconota, invece che un essere umano.