«Gheddafi è un professionista super, che io a confronto sono un dilettante». (Berlusconi, 29/10/2002, Corsera)
«Gheddafi è il Leader della Libertà». (Berlusconi, 8/10/2004, Repubblica)
«In questi quindici anni ho avuto modo di incontrare più volte Gheddafi e di legarmi a lui da una vera e profonda amicizia: al leader riconosco una grande saggezza». (Berlusconi, 11/6/2009)
«Gheddafi è una persona intelligentissima, altrimenti non sarebbe al potere da 40 anni». (Berlusconi, 12/6/2009)
«Quella sera Berlusconi mi raccontò che il bunga bunga consisteva in un harem che aveva copiato dal suo amico Gheddafi nel quale le ragazze si spogliano e devono fargli provare piaceri corporei». (Ruby, 3 agosto 2010).
«Chi critica Gheddafi è prigioniero del passato. Noi guadiamo al future». (Berlusconi, 31/8/2010, Messaggero)
«Dobbiamo ancora terminare la cena, stiamo ancora qui insieme a festeggiare questa bella festa dell’amicizia, se fate i bravi vi canto anche una canzone». (Berlusconi, 31 agosto 2010, durante la cena di gala offerta a Gheddafi).
«Io sono legato da amicizia vera con il presidente egiziano Mubarak, con il presidente libico Gheddafi e con il presidente della Tunisia Ben Ali». (Berlusconi, 23/12/2010)
«Non ho sentito Gheddafi. La situazione è in evoluzione e quindi non mi permetto di disturbare nessuno». (Berlusconi, 19 febbraio 2011)
«Gheddafi mi vuole morto. Me l’ha giurata. Sono in pericolo di vita, e anche i miei figli. L’ho saputo da mie fonti certe. “Lo dovete ammazzare”, così ha detto. A Tripoli c’erano manifesti giganti che mi ritraevano con Gheddafi mentre ci stringevamo la mano. Ha preso il nostro intervento militare come un tradimento. Ma davanti alle pressioni degli USA, alla presa di posizione di Napolitano e al voto del nostro Parlamento, che potevo fare? Non sono solo io a decidere. Ma vai a spiegarlo a chi è abituato a comandare, come Gheddafi. Le regole della democrazia non le capisce. Quello mi vuole morto». (Berlusconi, 10 luglio 2011, Corriere)
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