.Di Alessio Fratticcioli [ Blog | Twitter | Facebook ]
Bangkok – Venerdì 6 maggio il premier thailandese Abhisit Vejjajiva ha chiesto al re Rama IX di sciogliere il parlamento con sei mesi di anticipo rispetto alla fine natuale della legislatura: entro due mesi si terranno nuove elezioni.
Il Democrat Party di Abhisit, sostenuto dall’esercito e da alcuni circoli conservatori vicini alla Corona, se la dovrà vedere con il partito Pheu Thai (Per i Thailandesi), il rappresentate politico delle camicie rosse (o Fronte Unito per la Democrazia contro la Dittatura, UDD) pro-Thaksin Shinawatra.
Le camicie gialle invece boicotteranno le elezioni: chiedono che il voto venga annullato e che l’esercito assuma le redini del governo. Di nuovo.
Secondo un sondaggio ABAC il partito Pheu Thai potrebbe ottenere il 36,4% contro il il 34,1% del Democrat Party.
Le elezioni arrivano dopo il colpo di stato del 2006 e una fase politica eccezionalmente agitata e violenta, culminata un anno fa con quasi cento morti nelle strade di Bangkok. Tra i civili uccisi anche un italiano, il fotoreporter Fabio Polenghi, in circostanze ancora da chiarire.
Per il Regno della Thailandia sara’ un voto storico. Non si escludono i colpi di scena.