Questa è la seconda parte della nostra breve inchiesta sulla Pasqua. Consiglio di leggere la prima parte (clicca) prima di dare uno sguardo a questa, che intende spiegare brevemente cosa rappresenta la Pasqua per i cristiani.
Cos’è la Pasqua per i Cristiani?
Nelle Chiese cristiane la Pasqua celebra la Risurrezione di Gesù di Nazareth. Tale prodigioso evento sarebbe dovuto avvenire, come anticipato da alcuni profeti vissuto ben prima di Gesù, il terzo giorno successivo alla morte in croce di Cristo. La Chiesa cattolica sostiene oggi ufficialmente che molti episodi della Bibbia siano solo invenzioni letterarie, nulla piu di storielle e racconti favolistici, ma non il miracolo della Risurrezione di cui narrano i quattro Vangeli ufficiali, che secondo il Vaticano è effettivamente avvenuto. Cristo sarebbe effettivamente “risorto dopo tre giorni”, come predetto dai profeti. Ed anzi questo dogma rappresenta una parte imprescindibile della dottrina cattolica e delle dottrine di tutte le Chiese cristiane.
Sintetizzando, ecco la dottrina cattolica riguardo la Risurrezione di Gesù:
- Gesù Umano. Egli visse in un reale corpo umano, proprio come il nostro. (Giovanni 1:14)
- Gesù Morto. Egli fu crocifisso in una croce e morì veramente – la stessa morte fisica a cui noi stessi siamo destinati (Giovanni 19:17-18,28-33)
- Gesù Risorto. Egli veramente tornò indietro dalla morte nel suo stesso corpo fisico, anche se trattasi di “corpo risorto”, cioè dotato evidentemente di qualche potere sovraumano (Luca 24:1-12,36-43)
- Gesù Vivo e in Paradiso. Gesù è ancora vivo e ancora possiede quello stesso invincibile ed eterno corpo risorto, e ora vive in paradiso (Luca 24:46-53, Giovanni 14:1-2)
- Gesù Vittorioso. Egli sulla croce sconfisse il potere del peccato. Ma il nemico finale del credente è la morte, che solo Gesù ha sconfitto con la sua straordinaria Risurrezione (Corinzi 15:20-28,50-57)
- Gesù Ritornerà. Gesù tornerà a breve, “scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria” (1 Tessalonicesi 4:16,17). Successivamente, visto che nel breve periodo in cui “noi viventi, che saremo rimasti” Gesù non tornò affatto, si spostò la profezia della Seconda Venuta in un futuro indefinito.
Nel prossimo articolo analizzeremo le incongruenze della Risurrezione e le spiegazioni alternative (clicca).