Il primo ministro italiano si trova sotto processo per un reato connesso alla prostituzione minorile, un’accusa pesantissima che in una normale democrazia occidentale richiederebbe come minimo le dimissioni. In Italia invece c’e’ chi lo applaude.
MENZOGNE E DENARO – Il Cavaliere e’ stato gia’ condannato per falsa testimonianza negli anni 80 nel processo sull’associazione criminale P2, la loggia massonica deviata capitanata da Licio Gelli che mirava a svuotare l’ordinamento democratico della Repubblica Italiana per creare un sistema simile a quello del Ventennio con solo una facciata piu’ al passo coi tempi. Berlusconi, accusato ora di aver spinto alla prostituzione una ragazza di 16 o 17 anni, si era difeso nei salotti televisivi adibiti alla propaganda di stato sparando una balla grande come una casa: ha giurato che credeva che la minorenne marocchina fosse una maggiorenze egiziana, nipote del suo caro amico Mubarak, l’ex dittatore del paese arabo recentemente cacciato da una sommossa popolare. Berlusconi ha continuato il suo mentire affermando che le serate del “bunga bunga” erano “sobrie“, “eleganti“, “innocenti” e che comunque lui e’ stato sempre controllato dalla sua “fidanzatina” immaginaria. Al contrario, Ruby non solo dichiara che “ero la sola vestita” e “Silvio era l’unico uomo“ ma afferma anche di aver ricevuto 46 mila euro (solo la prima volta), mentre i giornali pubblicano alcune foto erotiche di quelle serate (QUI). Oggi, su La Repubblica due ragazze appena 18enni parlano di “notti da incubo a Arcore”, caratterizzate da giochi erotici e esplicite minacce.
FOTO E PROSTITUZIONE – Le immagini pubblicate dai giornali sono state estratte dai cellulari di alcune delle dozzine di donne coinvolte nello scandalo, tra le quali: Barbara Guerra, Arisleida Espinosa, Ioana Visan, Concetta De Vivo, Iris Berardi. Ad esempio, nelle foto incriminate tale Barbara Guerra è vestita da sexi poliziotta dotata di immancabili e banalissime manette, mentre altre donne si scambiano baci saffici e posano in modo decisamente erotico. C’era poco di “sobrio”, insomma. Gli investigatori precisano di aver inserito le immagini nei fascicoli poiché queste contribuirebbero a dimostrare che le serate del bunga bunga non erano solo incontri tra amici e che la pretestuosa beneficenza di Berlusconi non era nient’altro che mero pagamento per servizi di prostituzione.
VIDEO PORNO e EMERGENZA NAZIONALE – Inoltre esisterebbero, scrivono i detective, dei filmati con “un atto sessuale completo”, anche se per ora e’ stato “impossibile identificare i soggetti interessati”. Se e’ stato precisato che non è tecnicamente possibile collocare in un contesto spazio-temporale i filmati, è anche vero che nel caso questi filmati esistessero saremmo di fronte a un punto cruciale. Come era facilmente immaginabile, c’è la possibilità che davvero qualcuno abbia fatto dei filmati delle serate di Arcore, e che ora abbia in mano questi video e possa con essi tenere sotto scacco il capo del governo, ad esempio minacciandolo di portare i flmati in tribunale, chiedendo in cambio soldi o altri favori. Questo qualcuno potrebbe essere un privato cittadino, ma anche un agente al servizio di un altro governo o un uomo di un’organizzazione criminale. Uno scenario da brividi non solo per il Capo del Governo, ma per tutto il paese.
Di fronte a questa emergenza nazionale, sarebbero auspicabili le immediate dimissioni dei Sig. Berlusconi, il suo ritiro dalla scena politica e la chiamata alle urne dei cittadini italiani per eleggere un nuovo parlamento che dia al Presidente della Repubblica l’indicazione per scegliere un Presidente del Consiglio non appesantito da processi e sospetti.