Alle elezioni legislative afgane di settembre quasi un milione di schede elettorali, pari a circa un quarto dei voti, sono state annullate per brogli.
La decisione della IEC, Commissione Afgana per le Elezioni Indipendenti, mette a nudo l’enorme estensione dei brogli elettorali di quelle elezioni che alcuni hanno addirittura definito come una pietra miliare della nascente democrazia afgana. Tra le irregolarita’ ci sarebbero manomissioni delle schede, voti comprati e voti di scambio, intimidazioni agli elettori da parte di uomini armati e altro ancora.
Questo milione di voti annullati hanno provocato imbarazzo per il presidente Karzai, che nei giorni delle elezioni aveva invece glorificato i risultati sottolineando il numero importante di cittadini che si era e’ alle urne nonostante le minacce delle forze anti-governative.
Per via della complicatezza della situazione, al momento non e’ semplice prevedere quale saranno i risultati finali e che aspetto avra’ il nuovo parlamento, la Wolesi Jirga. Il parlamento uscente, almeno negli ultimi mesi, aveva sfidato piu’ volte le decisioni di Karzai.
Ci potrebbe volere un altro mese prima di avere i risultati finali delle elezioni di settembre. Intanto, il Governo Karzai sta trattando con i talebani. Secondo molti analisti, a meno che non si voglia continuare a combattere per diverse generazioni, solo trovando un accordo per spartire il potere con i talebani si potrebbe porre fine alla guerra. Ma Washington potra’ mai accettare un epilogo del genere?