Oggi, 2 settembre, ricorre la Festa Nazionale del Vietnam, o Giorno dell’Indipendenza
Il 2 settembre 1945 il Presidente Ho Chi Minh proclamò l’indipendenza del Vietnam, che per decenni era stato mortificato dal giogo coloniale francese e durante la seconda guerra mondiale era stato occupato militarmente dal Giappone.
Il Vietnam conquistò l’indipendenza con la Rivoluzione d’Agosto, una “rivoluzione” di liberazione nazionale con la quale i Viet Minh (una sorta di C.L.N. vietnamita) raccolsero il potere dalle truppe giapponesi allo sbando.
Il 2 settembre Ho Chi Minh lesse la dichiarazione di indipendenza dalla piazza Ba Dinh ad Hanoi davanti a diverse centinaia di migliaia di cittadini:
«Il Vietnam ha diritto di godere della libertà e dell’indipendenza ed è divenuto un paese realmente libero ed indipendente. I cittadini vietnamiti sono determinati a mobilizzare la propria intera forza fisica e intellettuale, e a sacrificare le proprie proprietà e le proprie vite, allo scopo di salvaguardare la libertà e indipendenza»
Parole profetiche, considerando che le potenze straniere avevano in serbo per il Vietnam ancora 30 anni di guerre e orribili devastazioni. Che però non fecero altro che confermare lo spirito di sacrificio dell’indomabile popolo vietnamita, prima di riconoscere, nel 1975, quello che la Storia aveva già scritto nell’estate del 1945: il Vietnam è un paese indipendente e sovrano, membro della comunità internazionale alla pari di tutte le altre nazioni.
Oggi, la capitale Hanoi e tutte le altre città e villaggi del paese sono vestiti a festa con migliaia di bandiere rosse con la stella gialla a cinque punte, simbolo dell’indipendenza conquistata con il sangue di milioni di donne e uomini.