Buone notizie dal fronte della lotta al cambiamento climatico. Il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono ha annunciato di essere sul punto di introdurre una moratoria di 2 anni alla deforestazione, una delle maggiori fonti di introito del suo paese che pero’ sta contribuendo gravemente al fenomeno del surriscaldamento globale.
“Interromperemo la deforestazione per due anni”, ha annunciato Yudhoyono mercoledi 26 maggio a Oslo, in Norvegia, durante una conferenza congiunta insieme al premier norvegese Jens Stoltenberg.
La decisione e’ parte di un accordo raggiunto con la Norvegia, che ha accettato di contribuire con 1 miliardo di dollari per aiutare a preservare le foreste indonesiane. La moratoria entrera’ in vigore il primo gennaio 2011.
Insieme all’Amazzonia in Brasile, le foreste pluviali dell’Indonesia sono tra le piu’ estese al mondo, tanto da essere paragonate a “polmoni” globali per la loro funzione di trasformare diossido di carbonio in ossigeno.
L’Indonesia, un arcipelago che con le sue 15mila isole e 230 milioni di abitanti e’ il paese piu’ grande e popoloso del sud-est asiatico, si distingue pero’ negativamente per la velocita’ con cui si sta’ distruggendo le sue foreste, specialmente nell’isola di Sumatra e nel Borneo. I produttori di olio di palma, in particolare, sono tra i piu’ criticati dalle associazioni ambientaliste. L’Indonesia, insieme alla Malesia, e’ la piu’ importante produttrice mondiale di olio di palma, utilizzato soprattutto per farne cosmetici, carburante e cibo (il maggiore acquirente e’ il gigante Nestle’). Secondo Greenpeace, ogni ora in Indonesia vengono abbattuti alberi per l’equivalente di 300 campi di calcio.
Gli effetti negativi del diboscamento sono numerosi e comprendono:
- l’effetto serra
- desertificazione nei territori secchi
- erosione, frane e smottamenti nei territori piovosi e collinari
- inquinamento degli ecosistemi acquatici (a causa del dilavamento delle acque)
- sottrazione di risorse per le popolazioni indigene
Greenpeace ha gioito all’annuncio di questa moratoria, ricordando pero’ che rimarra’ comunque il problema del disboscamento illegale. Il direttore dell’International Climate and Forest Initiative, Hans Brattskar, ha comunque sottolineato il “coraggio delle autorita’ indonesiane nel privarsi di tale importante fonte di introito”.