La comunita’ internazionale, praticamente all’unisono, ha condannato il vergognoso atto di pirateria internazionale compiuto dall’esercito israeliano ieri. Purtroppo pero’ l’Italia si caratterizza sempre per essere piu’ realista del re. Tra i cori di disgusto per il vigliacco attacco siamo stati costretti a leggere anche alcune, per fortuna poche, voci a favore degli assassini. La piu’ tristemente famosa e’ stata quella de ”Il Giornale” di Silvio Berlusconi, secondo il quali i soldati hanno “fatto bene” ad ammazzare quei 19 (?) civili.
Su questo blog ieri un commentarore e’ arrivato addirittura a dare “piena solidarieta’ allo stato di Israele”, come d’altronde hanno scritto altri (per fortuna pochissimi) blogger in giro per la blogosfera.
Solidarieta’ ad Israele per cosa? Solidarieta’ perche’ i suoi soldati hanno ucciso dei civili internazionali in acque internazionali?
Sinceramente e’ la prima volta in vita mia che leggo questa formula. Generalmente gli assassini si condannano, disprezzano o giustificano. Non gli si porge la solidarieta’.
La solidarieta’ da quando mondo e’ mondo si porge alle vittime e alle famiglie delle vittime dei morti ammazzati.
Per motivi morali non leggo se non raramente i giornalisti prezzolati, ma non rimarrei stupito nel venire a sapere che questa formula innovativa e’ uscita da una delle penne o bocche a pagamento di Silvio Berlusconi in uno dei giornali, periodici o telegiornali di sua proprieta’ o controllati dal Berlusconi presidente del Consiglio. Non me ne stupirei, da quelle bocche e penne puo’ uscire di tutto, spesso con evidente disprezzo della Verita’, del buon senso e dell’umanita’ stessa.
Mi preme pero’ ricordare ai tanti imitatori di Fede, Ferrara e Feltri che la Freedom Flotilla era in acque internazionali e diretta verso Gaza, che secondo l’Onu e’ un territorio libero e indipendente e quindi avente diritto di aprire i suoi porti a navi straniere o a chi piu’ gli aggrada, non solo a chi dedice l’esercito israeliano o l’estremista di destra Netanyahu, premier di un altro paese.
Inoltre, non va dimenticato che tra i circa 600 attivisti a bordo di quelle navi c’erano anche israeliani, statunitensi, europei, un autore svedese, la 66enne premio Nobel per la Pace Mairead Corrigan-Maguire, politici di vari partiti europei e un ebreo 86enne sopravvissuto all’Olocausto.
Anche questo vecchio ebreo che secondo i piani di Hitler e Mussolini avrebbe dovuto essere stato ammazzato e incenerito 65 anni fa era un “facinoroso” e “amico dei terroristi”??? Anche il premio Nobel per la Pace puo’ essere considerata una “falsa pacifista”?
Rispondere “si” mi pare una evidente falsita’ e una stupidaggine che nemmeno giornalisti lautamente prezzolati come i tre di cui sopra potrebbero permettersi di sostenere senza provocare un’amara ilarita’ tra chi non ha ancora subito un totale lavaggio del cervello o ha minimamente sfogliato un libro di storia del XX secolo.
Mi preme ricordare, inoltre, anche che quegli attivisti stavano solamente portando degli aiuti umanitari (cemento per ricostruire le infrastrutture distrutte dall’inumana operazione militare israeliana del dicembre 2008-gennaio 2009, cibo e medicine) a un milione e mezzo di persone che vivono in una prigione a cielo aperto, senza lavoro, acqua potabile, cibo e medicine a sufficienza. Questa crisi umanitaria e’ causata dell’occupazione israeliana, regolarmente condannata in sede ONU da tutti i paesi al mondo tranne 3: Israele stesso, Stati Uniti d’America e isole Marshall.
Forse sarebbe meglio usare il proprio cervello e il proprio cuore, prima di chiacchierare al bar o, peggio, scrivere qualcosa. Molte persone meno informate potrebbero ricevere una visione distorta da quella che e’ la realta’.