Fabio Polenghi, 45 anni, ha perso la vita a Bangkok durante l’assalto finale dell’esercito all’accampamento delle camicie rosse, i cittadini thailandesi (in gran parte contadini delle regioni del centro-nord e lavoratori della capitale) che ritengono il primo ministro illegittimo in quanto non democraticamente eletto, chiedono le sue dimissioni e lo svolgimento di nuove elezioni al piu’ presto.
Fabio Polenghi e’ morto svolgendo il suo lavoro, che era fare informazione.
Le salme dei soldati italiani ammazzati in Afghanistan al rientro a Roma sono astate accolte dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dai presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, dal ministro della Difesa Ignazio La Russa e dai vertici militari. Le salme sono state salutate dal picchetto d’onore composto da un gruppo di alpini e da rappresentanti di tutte le forze armate. I soldati ammazzati in Afghanistan avranno un funerale di stato e qualcuno li chiamera’ “eroi”.
E Fabio Polenghi? E’ un “eroe”? La sua salma trovera’ Napolitano e compagnia bella ad aspettarla all’aeroporto? Avra’ diritto a un funerale di stato? No? Perche’ no?