Quest’anno il titolo di Parco più bello d’Italia (www.ilparcopiubello.it) è stato assegnato al giardino all’inglese della Reggia di Caserta, un capolavoro realizzato alla fine del diciottesimo secolo.
La Reggia di Caserta, o Palazzo Reale di Caserta, è una dimora storica appartenuta alla famiglia reale della dinastia Borbone di Napoli, proclamata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. La Reggia è circondata da un vasto parco nel quale si individuano due settori: il giardino all’italiana ed il giardino all’inglese. Come detto, è stato quest’ultimo a vincere il premio.
Fu John Andrea Graefer a realizzare il giardino, voluto dalla regina Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, moglie di Ferdinando IV. Il giardino è detto “di paesaggio” o “all’inglese”, sottolineatura dell’origine britannica di spazi il più possibile fedeli alla natura, o almeno alla sua interpretazione secondo i canoni del Romanticismo.
Il Premio Parco più bello d’Italia è un occasione per ricordare l’importanza del verde. Il ministro dell’Ambiente del Governo Prodi, Alfonso Pecoraro Scanio, aveva creato un fondo di 150 milioni di euro per rinverdire le aree urbane e periurbane. Decine di Comuni avevano già fatto domanda. Tra questi Taranto e Gela, le città italiane con la più bassa percentuale di metri quadrati di verde per abitante. Taranto è anche tra le città con più alta percentuale di morti per tumore. Il nuovo governo Berlusconi ha eliminato quel fondo.
I paesi più pienamente civili e sviluppati al mondo riconoscono l’importanza del verde. Le loro città mantengono ampi spazi verdi, parchi e viali alberati. I cittadini utilizzano mezzi pubblici o si spostano in bicicletta. Su piste ciclabili.
I cittadini italiani dovrebbero pretendere uno stile di vita simile e mettere questa battaglia di civiltà al centro del dibattito pubblico.
(Sopra, la Reggia di Caserta)(Sopra, la Fontana Margherita, Reggia di Caserta)
(Sopra, una veduta del Giardino inglese della Regia di Caserta, vincitore del premio Parco piu' bello d'Italia)
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