La democrazia italiana sta subendo in queste ore un attacco senza precedenti nella storia repubblicana
Il Presidente del Consiglio sta usando la dolorosa vicenda di Eluana Englaro come strumento per scavalcare la Costituzione, annunciando l’intenzione di cambiarla se dovesse rappresentare un ostacolo. Il Vaticano dal canto suo afferma di essere deluso dal Presidente della Repubblica italiana Napolitano, che altro non ha fatto che adempiere alle sue funzioni di garante della carta costituzionale repubblicana.
Già poco rimaneva del principio di separazione dei poteri, basilare per qualsiasi democrazia, visto che il potere economico, esecutivo, legislativo e mediatico tendono oggi ad essere accentrati nelle mani di un uomo solo, che ha provveduto a rendersi immune da qualsiasi controllo di garanzia da parte del potere giudiziario (Lodo Alfano, intercettazioni e via dicendo).
Oggi quest’uomo decide di entrare “a gamba tesa” nella Giustizia, scavalcando il giudice, il Presidente della Repubblica e persino la Costituzione, sulla quale ha giurato già 3 volte (1994, 2001, 2008). Sfrutta il corpo di una povera donna in stato vegetativo per mandare ulteriormente in pezzi il principio della separazione dei poteri e allo stesso tempo ingraziarsi le gerarchie vaticane, dalle quali dipendono in parte le sue fortune politico-economiche.
Dall’altro lato, abbiamo il papà di Eluana, un “eroe civico”, e la maggioranza degli italiani che rispettano il suo dolore e quello della sua famiglia.
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“Il papà di Eluana, sta dando forza e senso alle istituzioni italiane e alla possibilità che un cittadino del nostro Paese, nonostante tutto, possa ancora sperare nelle leggi e nella giustizia. […] amara consapevolezza che oramai non si emigra dall’Italia solo per trovare lavoro, ma anche per nascere e per morire. […] La lotta quotidiana di Beppino Englaro non è solo per Eluana, sua figlia, ma anche e soprattutto in difesa del Diritto. […] Immagino che Beppino Englaro, guardando la sua Eluana, sappia che il dolore di sua figlia è il dolore di ogni singolo individuo che lotta per l’affermazione dei propri diritti.”
Roberto Saviano, scrittore – 23 gennaio
“Quello che si sta mettendo in atto è autentico omicidio”
Card. Renato Martino – 5 febbraio
“E’ giusto che il governo intervenga subito con un provvedimento di carattere generale che si estenda oltre che alla donna in stato di coma vegetativo da 17 anni, anche ad altri casi che possano sorgere”
Francesco D’Agostino, Presidente Unione giuristi cattolici italiani, presidente emerito comitato di Bioetica – 5 febbraio
“E’ possibile vivere per due o tre giorni senza bere, quindi Eluana potrebbe sopravvivere, basta vedere cosa accaduto nel passato a Pannella.”
Silvio Berlusconi, Presidente Consiglio dei ministri – 6 febbraio
“[Il decreto legge è stato necessario perché Eluana è] una persona viva, che respira in modo autonomo, le cui cellule cerebrali sono vive e mandano anche segnali elettrici. Una persona che potrebbe anche avere un figlio“.
Silvio Berlusconi
“È una follia: ciò che è sicuro è che da qualche anno Eluana ha un ciclo mestruale irregolare. Ma questo non prova nulla, se non che se è viva dal punto di vista vegetativo, biologico, non lo è purtroppo dal punto di vista cerebrale che è quello che più conta. […] Nella letteratura scientifica ci sono casi di donne che, con morte cerebrale accertata, sono state tenute ‘in vita’ fino a tre mesi per poter portare a termine la gravidanza: con il parto cesareo sono nati bimbi sani. Non mi risulta invece che ci siano stati casi diversi, per cui il signor Berlusconi ci risparmi e si risparmi simili assurde affermazioni“
Carlo Alberto Defanti, neurologo che segue da 17 anni Eluana in statovegetativo
«Malgrado non soffra direttamente per il suo stato, dovrebbe essere chiaro a tutti che la sua condizione è priva di dignità. Di lei rimane un corpo privo della capacità di provare qualsiasi esperienza, totalmente nelle mani del personale che la assiste. La sua condizione è penosa per coloro che la assistono e che hanno ormai perduto da tempo la speranza di un risveglio e per i suoi genitori, che hanno perso una figlia ma non possono elaborarne compiutamente il lutto».
Carlo Alberto Defanti
“Se il Capo dello Stato decidesse di caricarsi della responsabilità di una vita, e cnsiderasse di non firmare il decreto (cosa che poco dopo avviene, ndr) inviteremo il Parlamento a riunirsi ad horas e approvare in 2-3 giorni una legge che anticipi la legge già all’esame delle Camere, che contiene questa norma”.
Silvio Berlusconi
”Non si può governare il Paese senza la decretazione d’urgenza.”
Silvio Berlusconi
“Ricordo infine che il potere del Presidente della Repubblica di rifiutare la sottoscrizione di provvedimenti di urgenza manifestamente privi dei requisiti di straordinaria necessità e urgenza previsti dall’art. 77 della Costituzione o per altro verso manifestamente lesivi di norme e principi costituzionali discende dalla natura della funzione di garanzia istituzionale che la Costituzione assegna al Capo dello Stato”
Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana (estratto dallalettera inviata al presidente del consiglio Silvio Berlusconi
“Questo blog non si occupa di Eluana Englaro perché ha troppo rispetto per i misteri del dolore, della vita e della morte. Ma non possiamo non occuparci, ancora una volta, di un governo indecente e di un premier fuori controllo che ieri, dopo la bocciatura del suo demenziale decreto incostituzionale e vergognoso, ha sostenuto che Eluana sta benissimo, tanto che potrebbe persino avere figli. In attesa che ci racconti una barzelletta sui malati terminali in coma vegetativo, sulla scia di quelle sull’Olocausto e sulle ragazze stuprate […] Berlusconi ha ottenuto ciò che voleva: dimostrare al Vaticano di aver fatto tutto il possibile per compiacere le gerarchie ecclesiastiche (si spera non tutte) e i loro seguaci più ottusi. Napolitano ha ottenuto ciò che voleva: dimostrare che, almeno una volta nella vita, ha avuto il coraggio di rimandare indietro una legge vergogna, altrettanto incostituzionale quanto il lodo Alfano o la schedatura ai bambini rom o l’aggravante razziale per gli immigrati clandestini o il decreto sui rifiuti in Campania. In più, se c’era qualche speranza che il Quirinale bocciasse la legge-porcata sulle intercettazioni o la controriforma della giustizia varata ieri dal Consiglio dei ministri o il nuovo pacchetto sicurezza che legalizza le ronde padane e impone ai medici di denunciare i malati clandestini, ora quelle possibilità si riducono al lumicino: un intero esercito di pompieri si scatenerà per spegnere i fuochi di questo “scontro fra Napolitano e Berlusconi” e per riportare la pace tra i due palazzi. Così Berlusconi uscirà, ancora una volta, vincitore: a lui, di Eluana, non frega nulla. A lui interessa distruggere la Giustizia. E da stasera ha qualche chance in più di farcela.”
Marco Travaglio, giornalista
“Una questione di vita e di morte, una tragedia familiare, un caso di amore e di disperazione tra genitori e figlia che cercava di sciogliersi nella legalità dopo un tormento di 17 anni, è stato trasformato ieri da Silvio Berlusconi in un conflitto istituzionale senza precedenti tra il governo e il Quirinale, con il Capo dello Stato che non ha firmato il decreto d’urgenza del governo sul caso Englaro, dopo aver inutilmente invitato il Premier a riflettere sulla sua incostituzionalità, e con Berlusconi che ha contestato le prerogative del Presidente della Repubblica, annunciando la volontà di governare a colpi di decreti legge senza il controllo del Quirinale. Pronto in caso contrario a “rivolgersi al popolo” per cambiare la Costituzione.”
Ezio Mauro, giornalista, dall’articolo “La svolta bonapartista”
“Il 61% è favorevole a interrompere alimentazione e idratazione della ragazza in coma da 17 anni; solo il 26% esprime contrarietà, il 13% non ha un’opinione in merito. Per il 61%, in questo caso, si tratta di terapie mediche che, quindi, possono essere sospese. Il 27% la pensa diversamente e il 12% non ha opinione.”
Sondaggio di Ipr Marketing per Repubblica.it – 7 febbraio
” […] l’esternazione sull’ingravidabilità della signora Englaro – tralasciando per un attimo la sua inumanità – contiene tutta una cultura, anzi una subcultura maschile: quella secondo cui la donna più che una persona è figa e madre, puro strumento di piacere e di riproduzione, e se poi non ha coscienza chissenefrega, anzi meglio.
La femmina come contenitore, prima del pene poi del nascituro: è il suo ruolo, la sua funzione.
Nella maggior parte dei maschi, questa visione del mondo si estingue in adolescenza, dopo la terza partita di calcetto, quando ci si stufa delle goliardate piene di parolacce durante la doccia.
In alcuni, purtroppo, prosegue per tutta la vita e perfino dopo i settant’anni.”
Alessandro Gilioli, giornalista, dall’articolo ‘contenitori”
“E’ un omicidio, quel decreto è un dovere”
Cardinale Camillo Ruini – 7 febbraio
“Farla sopravvivere è andare contro natura. Il decreto del governo è un errore, si oppone all’idea di libertà su cui è radicato il concetto occidentale dell’uomo. E lo dico da cattolico. Napolitano ha fatto il suo dovere di Presidente, ha richiamato l’attenzione sulla sostanza della Costituzione. Un uomo saggio. Almeno uno.”
Giovanni Reale, filosofo cattolico – 7 febbraio
“L’ingresso di Berlusconi nel circo Englaro è un atto così vomitevole da far fare quasi bella figura alla Chiesa. Ho detto quasi. Che almeno i preti ci credono o fingono di crederci, lo fanno perché è la loro religione. Sono osceni nella loro volontà di imporre la loro morale a chiunque, ma almeno si tratta di una morale, sia pur ferma all’anno Mille. Berlusconi no. Berlusconi non crede in nulla e nemmeno finge. E’ chiaro a chiunque che a Berlusconi di Eluana Englaro non interessa nulla. Viva, morta o vegetale, per lui è uguale. Berlusconi non vede mai più lontano del proprio esclusivo interesse. E oggi utilizza il corpo di una donna in stato vegetativo permanente da diciassette anni, utilizza il dolore del padre, per un mero, schifoso, riprovevole calcolo politico.
[…] Fanno ribrezzo le parole talebane di Berlusconi su Eluana che non può morire perché potrebbe avere figli. […]”
Gennaro Carotenuto, storico, professore, ricercatore e giornalista. Dall’articolo “La marcia su Udine “
“[…] La deriva autoritaria, che una opposizione imbelle e complice ha finora ignorato e talvolta incoraggiato, sembra giungere giunge così al suo drammatico epilogo. Potrebbe essere l’inizio di una tragedia. E’ giunto per tutti il tempo delle scelte chiare e nette. La misura è colma e il rischio mortale. I segnali sono sempre più inquietanti e appare evidente: potrebbe essere l’inizio d’un colpo di Stato. Prepariamoci a reagire da uomini e donne comuni, che non inseguono sogni di potere, ma fanno dignitosamente il loro lavoro e pensano che ci sia una soglia che non è possibile a varcare. Uomini e donne che hanno libera coscienza. Non è facile crederci, eppure è così, siamo noi “i protagonisti della storia e cioè della vita. […] Ogni uomo e ogni donna lo è. Lo sono le tante persone che difendono la propria condizione e dignità a mezzi di fatiche e di sconfitte” [1].
Lasciamolo solo in questa ignobile avventura. Lasciamolo solo, perché senta fino in fondo la responsabilità che si assume e sappia che non abbiamo nessuna intenzione di stare a guardare.”
Gennaro Carotenuto, dall’articolo “ Berlusconi: un colpo di testa o un colpo di stato “
“[La Costituzione della Repubblica Italiana è] filosovietica, fatta sotto l’influsso di una dittatura”.
Silvio Berlusconi
“Berlusconi dimentica di aver giurato fedeltà alla Costituzione italiana. La Costituzione è nata grazie al sacrificio di milioni di italiani, che contrastarono chi aveva cancellato il ruolo del Parlamento e messo gli oppositori in condizione di non poter esprimere le proprie idee. Berlusconi si deve inchinare davanti alla Costituzione e davanti al sacrificio di quegli italiani”.
Walter Veltroni, PD
Una ferita istituzionale senza precedenti
Stefano Folli, giornalista, Il Sole 24 Ore
“Assoluta e suprema dignità di ogni vita umana” anche “quando è debole e avvolta nel mistero della sofferenza”.
Papa Benedetto XVI
“Sono il tutore di Eluana Englaro, ma in questo momento parlo da padre a padre, rivolgendomi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, per invitare entrambi, ed essi soli, a venire a Udine per rendersi conto, di persona e privatamente, delle condizioni effettive di mia figlia Eluana, su cui si sono diffuse notizie lontanedalla realtà, che rischiano di confondere e deviare ogni commento e convincimento”.
Beppino Englaro
“Il caso Eluana apre un conflitto istituzionale senza precedenti in Italia”
“Berlusconi si ribella contro tutti i poteri dello Stato di Diritto”
«una legge cucinata in Vaticano dalla gerarchia integralista della Chiesa»
El Pais
«Il Vaticano provoca una crisi sul diritto a morire». «La coalizione del signor Berlusconi voleva restare in silenzio. Ma secondo gli analisti le pressioni dei cardinali italiani e del Vaticano hanno obbligato il governo a reagire all’ultimo momento».
Guy Dinmore, Financial Times
«Papa Benedetto XVI ha aggiunto la sua voce al dibattito sull’eutanasia, chiamandola una ‘falsa soluzione’»
Sito web della BBC
“all’ultimo minuto il governo Berlusconi intende impedire il blocco dell’alimentazione artificiale della paziente Eluana Englaro in coma da 17 anni”
Sueddeutsche Zeitung
«Berlusconi promulga un decreto d’urgenza contro il desiderio di morire. Disputa sul coma di una paziente: il premier italiano vuole con tutte le forze impedire che Eluana Englaro muoia. Ma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha negato la firma necessaria. Sul caso è scoppiata in Italia un’accesa disputa politica».
Der Spiegel
«Il caso ha provocato intense polemiche e ha diviso questo paese per lo più cattolico, dove è stato paragonato al caso di Terri Schiavo negli Stati Uniti, la donna che fu lasciata morire nel 2005 dopo una lunga battaglia del marito che voleva interromperle l’alimentazione artificiale».
Rachel Donadio, corrispondente da Roma, New York Times
{articolo apparso anche su Mente Critica}
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