Governo, primo calo nei consensi
Chi valuta positivamente l’operato dell’esecutivo supera di poco il 40%, a fronte del 60% di settembre: ma il PD non ci guadagna
In un articolo del Corriere della Sera di ieri, 26 ottobre 2008, a firma dell’autorevole sondaggista ed analista delle tendenze elettorali Renato Mannheimer (presidente dell’ISPO, Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione), emerge con chiarezza un dato forte: nelle ultime settimane il consenso per l’esecutivo guidato da Silvio Berlusconi si è notevolmente contratto, scendendo dal 60% degli inizi di settembre al 40%. Insomma, per la prima volta la percentuale è negativa, e anni luce lontana dal 70% sparato da Berlusconi.
Secono Mannheimer in questo risveglio degli italiani “potrebbero aver avuto un effetto, specialmente mediatico, le manifestazioni che hanno connotato di recente il mondo della scuola e dell’università”.
Inoltre, la contrazione della fiducia nell’esecutivo si riscontra sia tra chi a aprile votò il centrosinistra (dal 35% di giugno, al 21% di settembre al 12% di oggi), sia tra chi votò la destra (dal 97% di settembre all’81% di oggi).
Ma, si badi bene, “l‘opposizione non ha però saputo trarre alcun vantaggio da questo trend. Anche per quest’ultima il consenso risulta […] diminuito. Dal 24% di giudizi positivi per l’operato dell’opposizione registrato a luglio, si è scesi […] al 16% di oggi. […] Ma, quel che è più significativo, il già modesto 36% di giudizi favorevoli all’opposizione emerso agli inizi di settembre tra chi pure aveva votato centrosinistra alle elezioni è divenuto oggi il 29%. In altre parole, l’opposizione gode del consenso di meno di un terzo dei suoi stessi elettori.”
Conclude Mannheimer: “nell’insieme, si assiste dunque ad una vera e propria crisi di fiducia nei confronti di tutti gli attori politici. Che, parallelamente alla crisi economico-finanziaria, ha investito sia il consenso per il Governo (diminuito, come si è visto, in misura più elevata), sia quello per l’opposizione (che ha subito una erosione di minori dimensioni, ma che partiva da un livello complessivo di approvazione assai più modesto)”.
Insomma, se per Berlusconi è finita la luna di miele con i suoi elettori/telespettatori ed ora inizia la salita, le opposizioni hanno davanti una discesa… ma bisognerebbe saper pedalare.
Questo articolo è apparso anche su Mente Critica