Il cielo sopra Pechino

Il momento in cui la bandiera olimpica e’ issata sull’asta piu’ alta dello Stadio Olimpico di Pechino. Il cielo e’ grigio.

Al momento di ottenere il diritto di organizzare le Olimpiadi, nel 2001, Pechino si impegno’ a risolvere il problema dell’inquinamento, ma ad oggi il livello di inquinamento nell’aria della capitale cinese e’ di 2 o 3 volte superiore a quello massimo consentito dalla World Health Organization.

Marco Cardinale della British Olympic Association ha affermato che l’inquinamento, sommato al caldo e all’umidita’ della Pechino di agosto, fa si che “sara’ molto improbabile avere delle performances eccezionali negli sport di resistenza”. Gli esami di varie commissioni mediche hanno portato alle stesse conclusioni, evidenziando i rischi per la salute degli atleti.

Per questo, molti Paesi hanno annunciato che faranno arrivare i loro atleti a Pechino solo all’ultimo momento, per minimizzare gli effetti negativi dell’inquinamento sui loro corpi.

Anche l’inviato de La Repubblica a Pechino, Federico Rampini, nutre seri dubbi sulla qualita’ dell’aria della capitale (si legga 30 giorni ai giochi: e lo smog?).

Di seguito, alcune foto di Pechino (fonte : Foto da : International Herald Tribune).

A Pechino da domenica 20 luglio sempre piu pendolari hanno iniziato ad usare la metropolitana: e’ entrata in vigore la norma che limita l’uso delle automobili per cercare di ripulire l’aria della capitale cinese in vista delle Olimpiadi di agosto.

Nella foto sopra potete vedere il cielo sopra a Pechino in una normale giornata di marzo. Come e’ noto Pechino e’ una delle citta’ piu’ inquinate al mondo. Per questo il Governo sta passando a misure straordinarie per non incappare in pesanti critiche da parte degli atleti olimpici e degli osservatori internazionali. Il primatista mondiale della maratona Haile Gebrselassie ha rinunciato a partecipare a questa gara proprio per timore dell’inquinamento.

Una di queste misure straordinarie e’ gia’ partita: targhe alterne, pari un giorno, dispari un altro.
Per ora, se le targhe alterne hanno avuto successo nel rendere la circolazione stradale piu’ fluida, non e’ certo se avranno successo nel rendere l’aria piu’ respirabile.

Sopra si vede un uomo pedalare una bicicletta vicino a un’industria che brucia carbone (combustibile del quale la Cina abbonda). I giornali cinesi hanno parlato di un boom nella vendita di biciclette.

A sinistra, un autobus strapieno. Lo scorso lunedi, il primo giorno lavorativo « a targhe alterne », i mezzi pubblici erano estremamente affollati. Con le targhe alterne le autorita’ pechinesi sperano di tenere ferme ogni giorno almeno il 45% delle circa 3,3 milioni di autovetture cittadine e di ridurre le emissioni di CO2 del 63% in 2 mesi.

Chiaramente, non tutte le emissioni di CO2 arrivano dalle autovetture, percio’ le autorita’ hanno imposto anche la chiusura di molte fabbriche. Nella foto sotto una fabbrica di cemento dove lavorano circa 450 operai che restera’ chiusa per circa due mesi. Pechino ha ordinate a 40 industrie di Tianjin e 300 di Tangshan, due citta’ vicinissime alla capitale, di sospendere il lavoro per due mesi in modo da diminuire il CO2 nell’aria. [54]

Sopra, un treno merci sul momento di partire dall’azienda Shoungang, una delle piu’ inquinanti di Pechino. Anch’essa da lunedi scorso ha arrestato la produzione.

Nella foto sopra, un ragazzino mentre viaggia sulla appena inaugurata Linea 10 della metropolitana di Pechino.

Quest’ultima e’ una foto della skyline di Pechino del 19 giugno 2008. Lo stesso giorno la propaganda cinese (Xinhuanet.com) affermava: «Grazie al successo delle misure prese i cieli della capitale diventano sempre piu’ blu. Pechino dal primo gennaio ha avuto 115 giorni di cieli blu, con una qualita’ dell’aria abbastanza buona».

Come detto inizialmente, ne l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ ne la maggior parte degli osservatori internazionali pensa la stessa cosa.

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Alessio Fratticcioli

About Alessio Fratticcioli

Alessio è il fondatore e amministratore di Asiablog.it (anche su Facebook e Twitter). Per saperne di più su questo buffo personaggio, la sua lunga e noiosa biografia si trova qui.
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