Oggi Pierluigi Battista sul Corsera parla di vendette da bloccare.
I roghi di baracche nei campi nomadi di Napoli. I blocchi stradali anti-rom di Genova. Le bottiglie molotov scagliate contro la casa di due romeni a Milano. Ha ragione Avvenire quando scrive che in Italia si rischia di essere «ingiustamente criminalizzati solo in quanto appartenenti a un’etnia». E’ ancora soltanto un rischio. Almeno fino a che sarà saldamente tracciata una linea di confine invalicabile tra l’azione repressiva verso le sacche delinquenziali clandestine e abusive e la «caccia allo zingaro», tra l’applicazione severa di norme che fronteggino l’angoscia sociale alimentata da una criminalità aggressivamente pervasiva e l’eccitazione regressiva di una giustizia sommaria che colpisce indiscriminatamente non singoli responsabili ma categorie demonizzate in blocco. Senza questa barriera, è fatale che il rischio possa diventare realtà.
[…] E se si proclama la tolleranza zero contro l’illegalità, sarebbe il caso di ricordare che l’assalto incendiario ai campi nomadi è un’illegalità grave, da sanzionare come merita. […]
Il governo dovrà dunque impegnarsi in una politica della sicurezza severa ma che non confligga con le normative europee di cui in passato anche noi italiani siamo stati artefici. Che non dia vita a provvedimenti frettolosi e caoticamente insaccati dentro un unico decreto legge sulla cui legittimità e sulla cui urgenza anche dal Quirinale possono venire utili e saggi consigli. Che affronti l’allarme sociale con intelligenza e fantasia ma senza varcare la soglia della concessione populista alla mistica della repressione, dell’inasprimento insensato delle pene, dell’affollamento di carceri già sature, sempre al limite della decenza, se non dell’invivibilità. […]
Dunque per Battista il razzismo “e’ ancora soltanto un rischio”, mentre per Gad Lerner su la Repubblica (Con la scusa del popolo) “dal dire al fare, il passo dell’inciviltà è compiuto”.
Interessante e’ anche la riflessione di Carotenuto sul pericolo che la democrazia si trasformi in dittatura della maggioranza e se la prenda con i diversi (Rom: e se li impalassimo?). Dopotutto anche il nazismo, che ha avuto come tratto distintivo il razzismo feroce della maggioranza contro la minoranza degli ebrei, e’ nato nell’epoca del voto alle masse e ha portato avanti la sua politica nel nome del Popolo Tedesco e con l’appoggio della maggioranza della popolazione di uno dei paesi culturalmente piu’ avanzati del mondo.
Intanto a Roma una giovane romena e’ stata aggredita e stuprata da un italiano, ma questo non fa notizia (dopotutto la romena stava in Italia, e noi vogliamo essere padroni a casa nostra). Sempre piu’ frequenti anche gli attacchi contro persone straniere e contro campi di nomadi. Allora i rom iniziano ad avere paura e decidono di organizzare delle ronde.
Ecco, per dirla in modo semplice: crisi economica, crisi sociale, tempi bui. La parola ad Ascanio Celestini. Titolo: il Razzismo.