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L’Internazionale (L’Internationale in francese) è la più famosa canzone socialista e comunista, riconosciuta come l’inno dei lavoratori in tutto il mondo.
Le parole originali furono scritte in francese da Eugène Pottier nel 1871 per celebrare la Comune di Parigi. Pierre Degeyter scrisse la musica nel 1888. Fino a quella data il testo veniva generalmente cantato sull’aria della Marsigliese.
La canzone è stata tradotta in innumerevoli lingue, e tradizionalmente è cantata col pugno sinistro alzato in segno di saluto.
In molte nazioni europee l’Internazionale fu illegale all’inizio del XX secolo a causa della sua immagine rivoluzionaria e le sue liriche d’ispirazione insurrezionalista.
La traduzione in italiano non è molto fedele e nacque da un concorso indetto dal giornale satirico L’Asino nel 1901. Risultò vincitore la versione firmata con lo pseudonimo “E. Bergeret” e che è ancora cantata oggi (con piccole variazioni secondo le fonti):
Compagni, avanti, il gran Partito
noi siamo dei lavorator!
Rosso un fior in petto c’è fiorito,
una fede ci è nata in cor.
Noi non siamo più, nell’officina,
entroterra pei campi, in mar,
la plebe sempre all’opra china
senza ideale in cui sperar.
Su, lottiamo, l’Ideale
nostro alfine sarà
l’Internazionale
futura umanità!
Un gran stendardo al sol fiammante
dinnanzi a noi glorioso va:
noi vogliam per esso siano infrante
le catene alla Libertà!
Che Giustizia venga noi chiediamo:
non più servi, non più signor.
Fratelli tutti esser dobbiamo
nella Famiglia del Lavor.
Lottiam, lottiam la terra sarà
di tutti eguale proprietà:
più nessuno nei campi dia
l’opra ad altri che in ozio sta!
E la Macchina sia alleata,
non nemica, ai lavorator:
così la vita ritrovata
a noi darà pace ed amor.
Avanti, avanti, la vittoria
è nostra e nostro è l’avvenir:
più civile e giusta la storia
un’altra era sta per aprir!
Largo a noi, all’alta battaglia
noi corriamo per l’Ideal!
Via, largo, noi siam la canaglia
che lotta pel suo Germinal!
La seconda strofa rieccheggia i “tre ideali traditi” della Rivoluzione Francese, un tema caro ai canti socialisti ottocenteschi e di inizio Novecento in quanto il movimento operaio era visto come il prosecutore e il coronatore della lotta dei sanculotti. L’ultimo verso dell’ultima strofa fa riferimento ancora una volta alla Rivoluzione Francese e in particolare al mese di germinal, corrispondente nel calendario rivoluzionario al periodo dal 21 marzo al 19 aprile, e quindi l’inizio della primavera, simbolicamente la nascita della società proletaria.
L’internazionale viene cantata non solo dai comunisti ma, in molti paesi, anche dai socialisti e dai socialdemocratici. Fu anche il motivo cantato dagli studenti e dagli operai durante le proteste di Piazza Tiananmen nel 1989.