COREA DEL NORD
( Foto da Flickr )
TRADITORI – Tre persone sono state fucilate lo scorso 5 dicembre nella Repubblica Democratica Popolare di Corea (Corea del Nord), denuncia il gruppo umanitario sudcoreano “GoodFriends”. La sentenza parla di “tradimento”: avrebbero venduto privatamente i prodotti di una cooperativa agricola al fine di mantenere standard di vita “lussuosi”.
FUCILATI – Sono stati giustiziati a Pyongsong, a nord della capitale Pyongyang, con 90 colpi di fucile ciascuno, e i loro familiari sarebbero stati internati in campi di concentramento. Tra i giustiziati c’è il responsabile della cooperativa, che in base all’accusa non avrebbe registrato 79 ettari della fattoria, il cui raccolto veniva venduto a militari in pensione da lui utilizzati anche come guardie del corpo.
TALE PADRE TALE FIGLIO – Paradossalmente, l’uomo condannato a morte per “tradimento delle linee guida” del presidente in passato era stato insignito dell’onorificenza di “eroe del lavoro” proprio dall’ex Presidente Kim Il Sung, che ha governato la Corea del Nord dal 1948 e che conserva a tutt’oggi la carica di “Presidente Eterno della Repubblica”. Sung e’ stato succeduto da suo figlio Kim Jong-il, che è oggi il capo di stato e governa con poteri dittatoriali. Kim Jong-il è presidente del Comitato di Difesa Nazionale e segretario del Partito dei Lavoratori. Il suo compleanno è una festività pubblica.
COLLETTIVISMO e FAME – Negli anni ‘50 la Corea del Nord lancio’ un processo di collettivizzazione delle terre in stile stalinista. Intorno al 1957 il processo era già praticamente concluso, con il 94% della terra coltivabile sotto il controllo dalle cooperative. L’iniziativa si rivelo’ pero’ un disastro: negli anni ’90 gli insuccessi agricoli e i disastri climatici uccisero probabilmente milioni di persone. Ancora oggi il Paese si affida agli aiuti internazionali per sfamare la sua popolazione.