Senza preavviso la giunta militare al potere in Birmania/Myanmar ha deciso di aumentare l’imposta annuale sulle TV via satellite di 166 volte – vale a dire del 16.600% -, nell’evidente tentativo di diminuire sensibilmente il numero di cittadini in grado di permettersi di seguire media esteri, in particolare quelli che piu’ hanno criticato il bagno di sangue di Agosto e Settembre – quando secondo l’ONU furono uccise almeno 31 persone -, vale a dire la BBC, Democratic Voice of Burma (che trasmette dalla Norvegia), Voice of America e Radio Free Asia.
La TV di stato non ha nemmeno dato la notizia dell’improvviso cospicuo aumento di tale imposta, cosicche’ la maggior parte dei circa 60.000 utenti di TV via satellite sono venuti a sapere della novita’ direttamente al momento di pagare, quando si sono sentiti dire che i 6.000 Kyat dell’anno precedente non erano piu’ sufficenti: nel 2008 la tassa e’ stata aumentata a 1 milione di Kyat – pari a circa 780 dollari, piu’ di 500 euro -, tre volte lo stipendio annuale medio di un cittadino birmano.
E’ chiaro percio’ che adesso l’imposta e’ ben piu’ alta di quanto praticamente ognuno dei 56 milioni di cittadini birmani possa permettersi. I Birmani saranno cosi’ costretti ad informarsi sulle notizie di attualita’ dall’unica fonte presente: l’MRTV, la TV di stato. Le TV private infatti per ovvie ragioni da sempre evitano scrupolosamente di toccare argomenti di attualita’, preferendo inondare le famiglie birmane di telenovelas e musica pop.