Da www.Peacereporter.net riporto alcune parti di 3 diversi articoli riguardo il medesimo tema: il costo per la società statunitense per le “loro” guerre.
I costi nascosti della guerra
COSTI MONETARI
Afghanistan e Iraq costano agli Usa 150 miliardi di dollari: 20mila per famiglia. Il doppio di quanto richiesto da Bush.
Ventimila dollari a famiglia, pari a circa 103 miliardi di euro. E’ questo il costo che i cittadini statunitensi hanno dovuto sostenere, finora, per la guerra in Iraq e Afghanistan. Una cifra che rasenta il doppio di quella richiesta ufficialmente dall’Amministrazione Bush, che ammonta a 804 miliardi di dollari (550 miliardi di euro). Una differenza che si spiega con i “costi nascosti”, mai denunciati né ammessi dal Pentagono e calcolati dai democratici della Commissione economica congiunta del Congresso, in uno studio in parte anticipato oggi dal Washington Post e che sarà presentato ufficialmente a Capitol Hill. Un bilancio, comunque, destinato a toccare i 350 miliardi di dollari, se l’attuale impegno militare restarà costante, per un esborso per famiglia che, in dieci anni, andrebbe a raddoppiare, raggiungendo i 46.300 dollari.
Il rapporto, infatti, si intitola “I costi nascosti della guerra in Iraq” e denuncia appunto i miliardi di dollari che, investiti nella guerra, sono stati distolti da investimenti produttivi nel paese….
la commissione punta il dito sul fatto che quelle guerre abbiano distratto dai loro compiti negli Stati Uniti i riservisti della Guardia nazionale richiamati al fronte, con una perdita totale di uno-due miliardi di dollari per i lavoratori Usa….
COSTI IN VITE UMANE
…quello che il governo statunitense cerca di nascondere: le bare dei soldati che ritornano in patria e il bilancio delle vittime Usa in Iraq, che cresce senza sosta. Dal 2001 a oggi i soldati uccisi in Iraq sono stati 3860. Si tratta di un tema politicamente scottante. Difficilmente calcolabili le vittime afgane e irachene, in massima parte civili.
COSTI IN “DANNI COLLATERALI”
Homeless di guerra: Negli Stati Uniti un senzatetto su quattro è un veterano
Negli Stati Uniti un senzatetto su quattro è un veterano di guerra. Lo ha rilevato una ricerca condotta dalla National Alliance to End Homelesness, organizzazione no-profit che ha basato le sue ricerche sui dati forniti dal Veteran Affairs Departement. I reduci delle guerre attualmente in corso che possono considerarsi ‘homeless’ sono circa 1.500. In generale, dei 744.313 cittadini considerati ‘homeless’ nell’ultimo censimento del 2005, ben 194.254 erano reduci di guerra. Una proporzione che equivale a un veterano ogni quattro senzatetto…
Tra gli ex-militari che la New Directions assiste, molte sono donne, senza grossi problemi di abuso di droga, ma con disordini mentali. Al 45 percento dei partecipanti ai programmi dell’organizzazione è stata diagnosticata una malattia mentale, e tre su quattro hanno una storia di abuso di sostanze stupefacenti. Il 35 per cento ha entrambi. La ‘New Directions’ assiste 15 mila veterani, con programmi di riabilitazione in tutto il Paese. Spende annualmente 265 milioni di dollari su programmi specifici per gli homeless e 1.5 miliardi di dollari per tutti i costi relativi alle malattie mentali dei senzatetto.
Nonostante molti americani credono che i veterani abbiano un accesso agevolato ai servizi sanitari, un altro studio, pubblicato dall”American Journal of Public Health’, dimostra che 1,8 milioni di veterani sono senza assicurazione sanitaria. La maggior parte di loro sono membri di quella working-class troppo povera per poter permettersi un’assicurazione privata ma non abbastanza povera per aver diritto ai benefici previsti dal Veterans Affairs Department.