L’Aula del Senato ha invece respinto l’emendamento alla Finanziaria, presentato dagli appartenenti alla Costituente Socialista, che chiedeva di togliere l’esenzione Ici dagli immobili della Chiesa adibiti ad attività commerciale, anche nel caso in cui abbia carattere accessorio rispetto alle finalità istituzionali dei soggetti. Il relatore di maggioranza Giovanni Legnini (Ulivo) aveva invitato i senatori Montalbano, Barbieri ed Angius a ritirare l’emendamento e comunque ha espresso parere contrario. Dello stesso avviso il parere del governo. Il dibattito sulla questione ha impegnato per diverso tempo l’Aula del Senato, con l’intervento di quasi tutti i gruppi, e alla fine l’emendamento è stato respinto con 240 voti contrari, 12 voti favorevoli e 48 astenuti.
Il no del Senato arriva lo stesso giorno in cui viene resa nota la lettera dell’Unione europea al governo italiano in cui si chiede di elencare dettagliatamente entro 30 giorni i beni della Santa Sede esentati dall’Ici ed anche l’ammontare di quanto sarebbe annualmente dovuto se non ci fosse esenzione.
L’Ue infatti ipotizza che l’esenzione dell’Ici possa essere incompatibile con le normative europee in materia di aiuti di Stato.
da http://www.corriere.it/politica/07_novembr…e_riforma.shtml
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