L’Italia risana ulteriormente i suoi conti pubblici e rafforza così la fiducia sull’intera economia di Eurolandia, in una fase difficile e cruciale, mentre il premier Romano Prodi dimostra nuovamente la sua capacità di tenere assieme una coalizione di nove partiti. Sono commenti positivi quelli dedicati oggi da Wall Street Journal e Financial Times alla Finanziaria appena sfornata dal governo. Entrambi i quotidiani sottolineano tuttavia che ora la manovra dovrà affrontare un difficile passaggio parlamentare, in particolare al Senato, dove il centro-sinistra dispone di margini ristretti:
“Ancora una volta Romano Prodi ha dimostrato la sua abilità a tenere insieme la sua frammentata coalizione”, afferma il Financial Times. Il premier è riuscito a “ottenere il consenso dell’esecutivo sulla manovra di bilancio 2008 tramite una combinazione di tagli alle tasse di grande entità, redistribuzione e riduzione delle imposte sulla proprietà”.
Il quotidiano britannico riporta i commenti positivi dell’economista Francesco Giavazzi: “Se sei un imprenditore non puoi lamentarti. E anche a sinistra è difficile lamentarsi. Prodi deve mettere tutti d’accordo – ha detto – e in questo è magnifico”.
“L’Italia – osserva invece il Wsj – sta gradualmente mettendo in ordine le sue finanze pubbliche, assicurando così un potenziale rafforzamento della fiducia sull’economia dell’area dell’euro che deve affrontare nuove minacce come le conseguenze della crisi dei mutui subprime americani e il rafforzamento dell’euro sul dollaro. Finora la fragilità dell’economia italiana, combinata al suo crescente debito pubblico, era considerata l’anello debole dell’area dell’euro”.
E questo risanamento arriva in un “momento cruciale” per il Vecchio Continente, prosegue il quotidiano Usa, che ha appena visto l’euro superare la soglia di 1,40 dollari, creando preoccupazioni per la competitività dell’export, e nel frattempo, tra nuovi rincari del greggio, deve ancora chiarire la sua esposizione al settore dei mutui subprime americani. Più pacata la valutazione del Wsj sull’entità dei tagli alla pressione pressione fiscale: “una serie di modesti tagli alle imposte di imprese e famiglie”.
Il Wsj nota che la capacità dell’esecutivo di risanare i conti pubblici ha in parte stupito lo stesso ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa. “Fino a poco tempo fa non pensavo che fosse possibile”, ha detto, avvertendo però che “dobbiamo gestire un enorme debito e abbiamo pochi capitali da investire nel paese. Si tratta di una situazione difficile da governare”.
Entrambi i quotidiani rilevano che in base ai sondaggi l’esecutivo accusa un calo di popolarità. In particolare la coalizione di Prodi è ai minimi dalle elezioni del 2006, nota il Wsj che in questo vede un effetto collaterale dello stesso percorso di risanamento dei conti: “Buona parte della riduzione del deficit è stata ottenuta mediante una sistematica azione di lotta all’evasione fiscale, che (in Italia) ha raggiunto proporzioni pachidermiche. Ma la stretta dei controlli sui milioni di evasori non ha reso il governo popolare tra gli elettori”. E’ l’Italia, bellezza.
Il FT concorda sull’enormità del fenomeno dell’evasione: viene stimata a 100 miliardi di euro l’anno. Quanto al calo di popolarità, il quotidiano britannico lo imputa “in parte all’elevata pressione fiscale… ma in parte anche al fatto che la coalizione di governo viene considerata inefficace con le sue continue dispute. Resta da vedere – conclude il FT – se le proposte riduzioni delle tasse riusciranno ad alleviare queste pressioni”.
“A Prodi resta poco prezioso capitale politico da spendere – osserva il Wsj – diversi elementi della sua coalizione sono costantemente in lotta tra loro. E in Parlamento i margini della sua maggioranza sono così ridotti che perfino l’ordinaria legislazione diventa una lotta da combattere con le unghie e con i denti”.