Le forze più conservatrici stanno portando avanti una sorta di crociata culturale contro i gay. Lo scopo è discriminare una parte dei cittadini italiani ed imporre a tutta la società una concezione della famiglia non come nucleo di relazioni affettive ma come istituzione “basata” su un certo tipo di sessualità e avente come scopo principale quello di “fare bambini”. Questa anacronistica crociata è destinata al fallimento.
Già oggi (e lo sarà ancora di più in futuro) la maggioranza degli italiani, nello spirito dei principi di uguaglianza fondativi della nostra Repubblica, è dell’opinione che tutti i cittadini abbiano pari diritti, compreso il diritto di sposarsi ed accedere ai benefici concessi dalla legge alle coppie sposate.
Nonostante l’opinione contraria delle gerarchie vaticane e della parte più conservatrice e bigotta della società italiana, si è ormai radicata anche nella nostra nazione la convinzione che sia inaccettabile in un paese democratico negare ad una categoria di persone, identificata per le loro preferenze sessuali, i diritti costituzionalmente garantiti a tutti gli altri.
L’anacronistica crociata anti-LGBT è destinata al fallimento. Resta da capire quanti altri anni o decenni saremo costretti a sprecare per cercare di far capire a questi dinosauri quanto arcaiche, incivili e infondate sono le loro credenze.