Durante la commemorazione del quinto anniversario della risposta popolare al golpe tentato contro lo Stato venezuelano nell’aprile 2002, Chávez ha annunciato che giovedì scorso il Venezuela ha pagato l’ultima rata di debito pendente nei confronti della Banca Mondiale
Il presidente venezuelano ha annunciato così la notizia venerdì: “Ieri abbiamo pagato l’ultima quota del nostro debito verso la Banca Mondiale”. L’attesa notizia è stata data nelle vicinanze del Palazzo “Miraflores”, nel centro di Caracas, durante la commemorazione della rivolta civica militare che restituì l’ordine costituzionale al Venezuela, dopo il golpe di Stato dell’aprile 2002, durato, per fortuna, solo 47 ore.
“Con quest’ultima rata alla Banca Mondiale il debito venezuelano che nel 1998 ammontava a quasi 3mila milioni di dollari ora è stato cancellato. Si può dire che oggi non abbiamo più neanche un centesimo di debito nei confronti della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale”.“Abbiamo trasformato il Venezuela, da un paese profondamente indebitato e schiavo delle istituzioni economiche mondiali, ad un modesto ma importante centro finanziario, di appoggio ad altri paesi e ad altri popoli. Sono molto felice ad esempio che il Venezuela abbia potuto aiutare anche l’Argentina a liberarsi del debito con il FMI”.
Il Venezuela ora si aggiunge agli atri paesi latinoamericani che negli ultimi hanno sono riusciti a ripagare i debiti nei confronti della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale. In precedenza c’erano già riusciti Brasile, Argentina ed Uruguay.
Chávez nell’occasione non ha comunque fatto mancare le accuse a G. W. Bush sostenendo, proprio nell’anniversario del golpe subito nel 2002, il fondamentale ruolo assunto dagli Stati Uniti.
“Il golpe è stato organizzato, finanziato e diretto da Washington, oltre che da una parte dell’esercito, dalla Chiesa cattolica, dai media privati e dall’opposizione”.